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Venerdì, 7 febbraio 2014

Alexis Tsipras a Roma:«Uscire dall’euro non è una soluzione, la soluzione è cambiare l’Europa»

tsipras

Realizzare il sogno di un’Europa diversa, «senza uscire dall’euro», è possibile. Si è presentato così Alexis Tsipras : «Uscire dall’euro
non è una soluzione, la soluzione è cambiare l’Europa», ha ribadito. Il leader del partito di sinistra greco Syriza è venuto a Roma per il lancio della lista italiana che alle elezioni europee sosterrà la sua candidatura a presidente della Commissione Ue. Ha parlato con i giornalisti italiani, poi ha scelto il palcoscenico del Teatro Valle occupato per presentare se stesso e le sue idee all’Italia.

Affiancato da Barbara Spinelli e Paolo Flores d’Arcais, fra i promotori della lista che lo sostiene, Tsipras ha definito la Grecia «la cavia della crisi», ma ha avvertito: «è un errore pensare che la crisi si fermi in Grecia» e se «la crisi è europea, allora la risposta deve essere europea». Tocca alla gente dell’Europa «cambiare le sorti» dell’Unione alle elezioni di maggio. Come fare? Andando oltre la politica di austerity praticata fino ad ora, che ha portato «povertà e disoccupazione» oltre a una buona dose di «insicurezza».

E allora, «stop a prestiti» e troppi debiti, è il momento di cambiare strada, impegnarsi per un accordo complessivo «per lo sviluppo». Che non significa uscire dall’euro perché una cosa è certa: «la concorrenza monetaria fra Stati, con una corsa alla svalutazione, non è la soluzione ideale».  A Beppe Grillo fa «i complimenti per le sue percentuali», ma ricorda anche che «per cambiare il quotidiano e il futuro non basta dire di no, bisogna avere una proposta alternativa». E lui, Tsipras, ce l’ha: «l’alternativa passa solo attraverso l’Unione delle forze del Sud Europa», bisogna «cambiare l’Europa in direzione democratica e sociale». Syzira, è il suo ragionamento, «lo può fare», a partire dalla Grecia: «un piccolo paese, un piccolo granello di sabbia che fermerà l’austerity».

Presenti al Valle numerosi rappresentanti di Sel tra i quali Massimiliano Smeriglio vicepresidente della Regione Lazio che ha confermato l’incontro per domenica tra il presidente della Regione Nicola Zingaretti e il leader greco. «E’ un fatto politico di rilievo. Una grande Regione italiana che punta tutto sul rinnovamento e il cambiamento incontra un protagonista della voglia di trasformazione che esiste in Europa contro le politiche di austerità. L’alternativa di governo si fa ridando forza alla democrazia inEuropa e sul territorio contro le derive populiste e tecnocratiche».

Commenti

  • Daniele

    Tsipras è senz’altro la strada giusta per SEL, poichè abbiamo un linguaggio e obiettivi comuni. Tuttavia mi chiedo se la sinistra o il centro sinistra di Shultz riusciranno a prevalere nella competizione elettorale. E se non fosse stato meglio parlarsi prima, arrivare a pochi ma condivisi obiettivi comuni e andare insieme al voto. Incrociamo le dita… anche quelle dei piedi !

  • marco

    Se il presupposto puo’ essere condivisibile,(una Europa piu’ solidale e meno liberista),bisogna anche dire che la Grecia negli anni ci ha messo molto del suo per arrivare al crak,nascondendo i fondamentali della sua economia disastrata.
    Comunque:al momento Tsipras e’ fenomeno interessante ma molto giornalistico e di parte del Web.
    Diffusamente in giro a livello popolare,non ne parla quasi nessuno.
    Mi meraviglia che SEL non reagisca in maniera piu’ decisa alle provocazioni di alcuni intellettuali che non si rendono conto della impossibilita’ in poche settimane di una lista dal basso:la verita’ e’ che vogliono governare ,senza alcuna umilta’,un processo in cui altri ci mettono tempo,denaro e manovalanza,con il beneplacito di Rifondazione oramai alla frutta.
    Mi meraviglia inoltre,questa eccessiva accondiscendenza di Niki ed altri, che nasconde serie difficolta sulla linea politica,alcuni dei quali ,come Airaudo,che non mi risultano ,anche se parlamentari di Sel, iscritti Allora: o SEL ci mette faccia ma anche nome e simbolo, rivendicando di essere presente in Parlamento dopo dura competizione elettorale,di essersi contato nei veri numeri elettorali ,o la campagna elettorale ed il resto,se la facciano gli altri.Io personalmente non partecipero’ e chiedero’ agli altri iscritti e simpatizzanti di fare lo stesso.
    Se scioglimento deve essere,che sia e non se ne parli piu’.
    Marco ,Sel Umbria.

  • Paolo

    Non mi convince una sinistra, divisa fino a ieri, che si è derisa e offesa a vicenda, nella quale ogni spezzone si è considerato l’unico polo aggregativo capace di una riunificazione guardando gli altri con sufficienza, stringersi attorno al nuovo papa straniero per il solo motivo di non affogare. Non mi convince un agglomerato di società civile che per autoreferenzialità ha più volte rimarcato e rivendicato la sua distanza dalla politica. Avrei preferito che questa lista fosse stata il risultato di un serrato dibattito all’interno dei suoi componenti e non la frettolosa ricerca di qualcosa di diverso da quello si non si è riusciti a creare tra di noi.

  • mariosi

    La cosa buffa e’ che la lista prende origine in realta’ non tanto dal Manifesto, ma dall’ambiente di Repubblica,attibuendo a 6 (sei) persone funzioni di garanti,promotori,saggi etc..con il manovale Ferrero gia’ messosi a disposizione senza combattere e senza (apparentemente)neanche l’onore delle armi (simbolo,magari piccolino).Ma questi hanno sicuramente nel cassetto pronto tutto:liste,moduli,finanziamenti,rete collaterale etc.,non potendo essere cosi’ sprovveduti,come molti militanti e dirigenti di Sel al contrario dimostrano, di pensare di poter muoversi in pochissime settimane.
    In realta’ e’ una operazione chiaramente renziana per mettere fuori giuoco ed alle strette Sel e Vendola.Meditiamo signori……….

  • mariosi

    Comunque andiamo a vedere le carte;essendo io una persona che lavora anche nel volontariato al posto di Vendola direi: vediamo il piano industriale,i tempi, i modi, le risorse, chi firma, chi va dal notaio,come si articolano i compiti,la scelta dei candidati etc…
    Il resto sono chiacchiere da secolo scorso!!

  • Marco Tononi

    Appoggiate pure Tsipras ben venga per un nuovo modello europeo, ma mettete il vostro partito e quindi il vostro simbolo con il suo nome, non aderite a liste proposte dall’alto.

  • alessandro

    Ho seguito ieri sera l’intervista a Tsipras al programma Otto e Mezzo di Lilli Gruber.In sintesi: una vergogna.
    Sono riusciti a parlare della lista senza neanche nominare una volta Sel,Rifondazione e Vendola…anche lì si è parlato del PD e di Renzi. La Spinelli si è presentata come la classica intellettualona dai capelli grigi che disprezza i partiti e sostiene un vago modello di lista civica.
    Da iscritto e militante di Sel esorto a una lista politica e coi nostri simboli.