Fabio Mussi: serve una Europa in grado di riformarsi profondamente. Una lista che rappresenti la sinistra non è solo necessaria, è utile
Fabio Mussi è sodisfatto. Insieme a Cecilia D’Elia e a Nicola Fratoianni fa parte della delegazione di Sel che sta lavorando affinchè una lista italiana per Tsipras possa nascere. Anche lui era presente all’incontro con il leader greco e conferma che tutto è stato positivo, molto positivo ma sa anche che ora inizia la parte difficile.
Che impressione ti ha ha fatto Alexis Tsipras? E perchè sceglierlo?
Tispras è una autentica personalità uno che ha testa politica. Il nostro interesse è nato dal fatto che in queste elezioni per il Parlamento europeo ci troveremo davanti a due blocchi. Da una parte, certamente, una ondata di destra neo-nazionalista, populista, che si spingerà fino ai confini del neo-fascismo, e dall’altra le forze politiche di governo che probabilmente difenderanno questa Europa che si è rinsecchita, ristretta, che con le politiche di austerità ha provocato sulla società europea effetti simili a quelli di una guerra. Penso che sia utile avere una posizione come la nostra e di Tsipras di europeismo critico. Un europeismo intransigente. Su questo Tsipras è stato molto chiaro: noi siamo per l’Europa, un Europa larga che deve riformarsi profondamente.
Quindi aperta anche al dialogo…
Non solo può dialogare con quella parte dei partiti socialisti che vedono ormai l’impossibilità di continuare sulla strada imboccata con la guida di Merkel ed altri. Penso che una buona affermazione delle liste collegate a Tsipras può fare molto di più per aiutare a cambiare, per far maturare una svolta a sinistra di quelle forze in Europa, svolta inevitabile se il socialismo vuole avere un futuro.
Adesso quali sono le tappe?
La visita di Alexis Tsipras in Italia è stata molto utile. Tra i promotori della lista ci sono personalità tutte molto autorevoli, che guardano il mondo e l’Europa, che hanno aiutato a capire cosa stava accadendo. E parlo di Barbara Spinelli, Gallino, Zagreblesky, Camilleri ma tutti sono persone di grande autorevolezza. Ora alla loro proposta dobbiamo mettere a disposizione anche le nostre forze organizzate. Il primo passo importante sarà raccogliere le firme perché la lista possa nascere. Impresa da non sottovalutare anche in considerazione della legge italiana. Servono militanti e tanta gente di buona volontà. Sel è pronta fare la sua parte. E poi bisognerà raccogliere i voti, raggiungere e superare il 4%.
Questa lista ha già un nome?
No sarà scelto con una consultazione online. Al momento ce ne sono parecchi a me piace molto “Cambia l’Europa” e credo che questo debba essere il messaggio. Poi bisognerà definire i candidati e ognuno avanzerà delle proposte. Spero in liste autorevoli. Il successo non è scritto, va conquistato.
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