Grecia, Vendola: auspico vittoria Syriza contro le politiche di austerità. Tsipras non è populista, ma alternativa di governo
«Siamo all’indomani della fine della guida italiana del semestre Ue, e credo che sia sotto gli occhi di tutti il fallimento di questo percorso, che veniva presentato con tanta enfasi, e che Renzi ha presentato come una critica di costume e non alla politica, all’austerity, che ha fatto dell’Europa la scena di una sperimentazione selvaggia di smantellamento del welfare». In questo quadro «Tsipras non è una delle tante voci del populismo che nel ventre della crisi manifesta disagio, è l’alternativa di governo a un modello che è fallito, che porta paura e povertà». Lo ha detto il leader Sel Nichi Vendola, intervenendo nel corso della conferenza stampa alla Camera per presentare l’appello italiano a sostegno di Alexis Tsipras, candidato della sinistra radicale greca (Syriza) alle prossime elezioni.
«La rimozione della lezione delle elezioni Ue – ha detto ancora il presidente della Regione Puglia – è inquietante: fascisti, nazisti, populisti e nazionalisti” sono diventati “pezzi di classe dirigente in tante parti d’Europa: questo è l’esito delle politiche europee. Dobbiamo invertire lo schema del ragionamento: la Grecia, principale cavia delle politiche del sadismo sociale della troika, oggi rappresenta la chance di salvare e ricostruire un percorso nuovo per il futuro» di quelli che «vorremmo chiamare Stati Uniti d’Europa». «In Grecia auspico la vittoria della sinistra, una vittoria che puo’ essere l’alternativa al populismo, alla xenofobia e al nazismo, l’alternativa capace di mettere in archivio le politiche di austerità» ha concluso Vendola.
Alla Conferenza stampa presenti anche Pippo Civati e Stefano Fassina. Civati: «In Italia c’è troppo governo e poca sinistra, questa sfida della Grecia per noi è importante, apre all’alternativa, alla possibilità che si superi l’affermazione che non ci sono opportunità. Non è così» «Questa è una sfida che investe anche il Pd, penso infatti che molti elettori del Partito Democratico guardino a Tsipras» ha aggiunto Civati.
Per Stefano Fassina «E’ inaccettabile l’ingerenza che tanti governi europei stanno avendo sulla Grecia, è in gioco la possibilità di un popolo di poter scegliere. Non poter scegliere un’alternativa vuol dire la fine della democrazia». «Definire il programma di Syriza estremista è un rovesciamento della realtà – ha aggiunto Fassina – apre un discorso di verità, mette a nudo la possibilità che un’alternativa sia possibile, la sinistra riesce a vincere quando costruisce un programma autonomo rispetto al paradigma dominante».
Commenti
-
Alfredo
-
francesco
-
lorenzo
-
lorenzo
-
francesco
-
francesco
-
Leopoldo
-
Barfolomew