Sinistra italiana-Sel al Pd: se volete discutere con noi servono atti di sinistra
«Se si vuole governare con la SINISTRA occorre fare delle cose di SINISTRA, se si fanno delle cose di destra si governa con la destra». E’ l’avvertimento di Sinistra italiana al Pd di Matteo Renzi, in vista soprattutto delle prossime elezioni amministrative, fatto durante una conferenza alla Camera di Nicola Fratoianni, Arturo Scotto, Loredana De Petris e Alfredo D’Attorre.
«Noi abbiamo la passione per il centrosinistra e per i contenuti, per i provvedimenti che riguardano la qualità della vita delle persone- sottolinea Fratoianni- a tutti coloro che continueranno a rivolgerci degli appelli diciamo: ‘Invece di rivolgerci appelli che hanno il sapore dell’ipocrisia diciamo di di discutere di questioni concrete sui territori» come la questione della privatizzazione degli asili nido e dei servizi pubblici
«Se la discussione la faranno sulle cose concrete» per il governo dei territori, continua l’esponente di Si-Sel, «saremo sempre pronti al confronto. Se la discussione è a uso e consumo del prossimo turno elettorale, perché i sondaggi dicono che le sorti del Partito della Nazione sono meno magnifiche di quello che si pensava, allora troveranno una risposta politica autonoma».
E per ribadire il messaggio ecco pronte le slide per ricordare a Renzi e al Pd che «se volete discutere con noi servono atti’ di sinistra» come ha specificato il capogruppo di Sinistra italiana Scotto.
«Chiediamo Renzi e al Pd – che dicono di volere governare con noi nelle città – perché hanno bocciato la nostra proposta all’interno della Legge di Stabilità, di assunzione di 20.000 insegnanti negli asili nido o perché hanno bocciato 1,3 mld di investimenti sulle ferrovie locali, o perché continuano a mettere in vendita il patrimonio edilizio pubblico pur in presenza di una gravissima emergenza abitativa o perché insistono sulla privatizzazione dell’acqua o dei servizi pubblici locali», ha detto ancora Fratoianni.
«Si stanno facendo passare le nostre scelte nelle città – ha aggiunto la capogruppo al Senato, Loredana De Petris – come scelte ideologiche. E’ falso. Non a caso abbiamo messo in primo piano luogo la questione dei programmi e delle cose da fare. Non sono state molte le occasioni ma in Parlamento, ogni volta che abbiamo giudicato valido un provvedimento della maggioranza, lo abbiamo sostenuto, come nel caso della legge sui Reati Ambientali. Stessa disponibilità – ha concluso – per il testo attuale sulle unioni civili che, a patto non venga peggiorato, noi siamo disposti a votare».
«Per chi auspica un altro corso politico che dica no al partito della nazione e sì al centrosinistra l’appuntamento è quello con il referendum sulle riforme costituzionali del prossimo autunno» dice il deputato di Sinistra Italiana, ex Pd, Alfredo D’Attore. «In quell’occasione – ha aggiunto – ci sarà la possibilità per riaprire il centrosinistra. Quello sarà il vero confronto per archiviare la stagione genziana». «Il referendum sulla riforma costituzionale non sarà solo un confronto su dettagli tecnici ma l’occasione per esoprimere un giudizio politico su questa fase renziana. Il centrosinistra va ricostruito stando dalla parte della Costituzione». D’Attorre si augura che già dal voto finale alla Camera previsto per lunedì sul ddl Boschi «ci sia un supplemento di riflessione anche in una parte del Pd».