#Svegliaitalia. E’ l’ora di essere civili
Quaranta piazze in tutta Italia per chiedere il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali e per l’adozione anche per le coppie dello stesso sesso. Centinaia di adesioni per superare le discriminazioni.
In occasione della discussione in Senato del disegno di legge sulle unioni civili (slittata al 28 gennaio) le associazioni nazionali Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit (Movimento identità transessuale) hanno chiamato a raccolta gli attivisti e le attiviste portando con sé orologi e sveglie per suonare idealmente la sveglia a un Paese che attende da troppo tempo il riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Allargando il perimetro della lotta per l’uguaglianza anche a realtà “laiche” come Amnesty International, Arci, Cgil ed Uaar, l’unione degli atei e degli agnostici razionalisti.
Svegliati Italia. «Per fare un primo passo verso l’uguaglianza. Verso il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali, per l’adozione anche per le coppie dello stesso sesso, il disegno di legge Cirinnà è solo l’inizio» spiegano gli organizzatori della manifestazione capillare decisa per il 23 gennaio nelle principali piazze italiane.
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