Vendola: «Con Alexis per una idea di Europa alternativa all’austerity». Tsipras: «Se uniamo le nostre forze possiamo cambiare le nostre vite»
Un incontro positivo e di totale sintonia quello che è avvenuto oggi tra il presidente di Sel Nichi Vendola e Alexis Tsipras , leader di Syryza e candidato alla presidenza della commissione Ue. Un lungo colloquio faccia a faccia a cui hanno partecipato anche gli esponenti di Sel Ciccio Ferrara, Nicola Fratoianni, Cecilia D’Elia e Fabio Mussi. Alla fine dell’incontro la conferenza stampa.
«E’ stato un vero piacere accogliere Alexis Tsipras – ha esordito Nichi Vendola – Per me e per noi una vecchia conoscenza. Uno dei ragazzi che abbiamo conosciuto nel 2001 a Genova. Leader naturale nella Grecia della sofferenza. Un leader che costituisce una speranza non solo per il suo paese ma per l’Europa intera. Tsipras è l’alternativa ad Alba dorata, è un’idea di Europa alternativa a quella dell’austerity, del comando autoritario delle lobby tecnocratiche e finanziarie, è l’idea che l’Europa semplicemente non c’è se non ci sono i diritti di libertà e i diritti sociali insieme. La miseria delle classi dirigenti europee lo abbiamo potuto percepire nel fatto che a un certo punto si pensato plausibile l’espulsione della Grecia dall’Europa. L’Europa è nata in Grecia, la democrazia è nata in Grecia, senza Grecia che Europa è? Soltanto la presunta razionalità calcolistica delle pessime tecnocrazie europee può pensare ad Europa miniaturizzata, che taglia i ponti con la sua parte meridionale, cioè una Europa senza Mediterraneo. La crisi dell’Europa è crisi culturale, è crisi di progetto, è crisi di missione, è crisi di identità , noi pensiamo che la salvezza dell’Europa parta dal recupero delle proprie radici mediterranee. Diritti di libertà e diritti sociali, – insiste Vendola – credo che nel nostro continente il costituzionalismo democratico e il welfare abbiano consentito un processo di emancipazione sociale straordinario. Questo processo è stato bloccato violentemente da chi pensa che l’Europa possa contare 125 milioni di europei a rischio povertà. Per me quando un anziano in Grecia muore perché non si può curare, lì non c’è più Europa. I nemici dell’Europa sono due: le lobby dell’austerity e i populisti che pensano che la salvezza sia l’uscita dall’Europa e dall’euro. La novità, importante, che rappresenta Alexis Tsipras è un europeismo nemico delle piccole patrie, nemico di ogni forma di nazionalismo. E’ un europeismo che non propone un ritorno indietro, ai confini degli Stati nazionali ma invece propone di andare oltre andare avanti. Non a caso tra il gruppo degli intellettuali che hanno proposto qui in Italia la formazione di una lista Tsipras c’è ne una in particolare il cui cognome parla di Europa: Barbara Spinelli ,figlia di Altiero Spinelli, una delle più lucidi testimoni del suicidio dell’Europa dell’austerity, dell’Europa liberista. Per noi, quindi, Stati Uniti d’Europa, nel segno dell’Europa sociale, dell’Europa dei diritti, dell’Europa delle libertà, dell’Europa della solidarietà. E’ con questo spirito che noi abbiamo accolto non l’ennesimo mito della sinistra radicale, devo dire che i conservatori si accontentano di molto poco invece, noi ci accontentiamo di un ribaltamento degli attuali rapporti di forza che ci sono in Europa. Una forte affermazione di Tsipras è un contributo a cambiare la linea del partito del Socialismo europeo, è un contributo a prendere coscienza che non è possibile immaginare che la formula della collaborazione tra socialdemocrazia e conservatori della destra possa essere la chiave per salvare l’Europa. Quella è la via per lo squagliamento definitivo del vecchio continente. Abbiamo accolto – conclude Vendola – un vecchio amico, un compagno e lo abbiamo accolto non in quanto mito ma bensì come proposta politica cogente, capace di spiazzare le vecchie nomenclature e di aprire qualche gioco nuovo in questo vecchio Continente. Il nostro impegno sara’ quello di contribuire a costruire un polo che vada oltre i confini dei partiti e dei partiti della sinistra. Non stiamo neanche immaginando un recinto che sia quello della tradizionale sinistra cosidetta radicale. Vogliamo andare molto oltre: è una proposta non di posizionamento ma è una proposta di cambiamento politico della scena europea»
Alexis Tsipras ha voluto ringraziare Nichi Vendola per le buone parole. «I compagni di Sel sono compagni comuni e Nichi è una figura emblematica per la sinistra italiana. Siamo d’accordo su molti dei punti che possono portare alla mia candidatura alla Commissione Europea. La mia candidatura ha un forte simbolismo. Il simbolismo del cambiamento delle politiche europee, di superamento della lobby delle austerità e delle forze che vogliono distruggere l’Europa. Le nostre vite dipendono dalle politche europee. Ha insistito Tsipras – L’Europa è il terreno di lotta per le lotte sociali. Le elezioni europee non possono lasciarci indifferenti. E’ la buona occasione per lanciare un forte segnale per il ritorno della democrazia e della solidarietà. La mia candidatura ha anche un altro simbolismo: la Grecia. Il mio paese è stata la cavia di un esperimento di austerità negli ultimi 3 anni. Quanto accaduto in Grecia è una cosa negativa per tutta l’Europa. Abbiamo il 60 % di disoccupazione giovanile, 3 milioni di persone senza copertura sanitaria su 8 milioni che posso lavorare, persone che non possono far vacinare i propri figli. Gente costretta frugare nell’immondizie per trovare qualcosa da mangiare. La mia candidatura ha uno scopo: far passare il messaggio che nessun paese europeo debba vivere le condizioni che ha vissuto il popolo greco negli ultimi 3 anni. Il nostro progetto è ambizioso, abbiamo di fronte a noi forze potenti, ma se i popoli si uniscono nulla è impossibile. L’Europa non ha proprietari, non ha inquilini. Siamo tutti uguali e se uniamo le nostre forze possiamo cambiare le nostre vite».
A margine il presidente di Sel ha risposto anche a domande riguardo alla situazione italiana.
«Non ho problemi personali con Letta, non ho problemi personali con Renzi. Non ho problemi personali quasi con nessuno. Ho un problema politico. Un governo che perseveri nelle politiche dell’austerity in Italia è dannoso socialmente, non riesce a risolvere i nodi della drammatica condizione economica e sociale del Paese. Allora, Sinistra Ecologia Libertà, è si sinistra di governo ma è anche sinistra di cambiamento. L’idea – prosegue il leader di Sel – che si possa riprodurre in qualunque forma l’ipotesi di intese compromissorie con la destra o con porzioni di destra è una sciagura. Escludo per oggi e per sempre – insiste Vendola – che il nostro partito possa appartenere ad una compagine di governo insieme a qualunque variante antropologica del berlusconismo: sia i berlusconiani doc che i diversamente berlusconiani. Sono i portatori di una malattia : il trasformismo, è anche la soggezione ai poteri forti. Io vorrei un Parlamento che non fosse un inginocchiatoio nei confronti delle tecnocrazie. E vorrei un governo – conclude Vendola – che invece recuperasse la dignità della politica. E la dignità della politica dice che la vita e la salute di un anziano o di un bambino sono molto piu’ importanti delle ricette fasulle ed autoritarie di un qualche tecnocrate di Bruxelles».
All’inizio dell’incontro tra Tsipras e Vendola un cielo cupo e gonfio di pioggia era sopra Roma, ma alla fine è apparso un bel sole. Un buon auspicio.
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