A sinistra: ma per fare cose utili
Voglio non a caso riferirmi alle parole di Norberto Bobbio quando parlava del travaglio della sinistra ai suoi tempi, per descrivere la crisi politica che stiamo vivendo: “Si ha l’impressione che ci sia molta confusione. La precipitazione con cui si sta buttando a mare il vecchio carico mi sembra sospetta. Si resta a galla sì,ma la stiva è vuota. Ci si illude se si crede che si possano trovare facilmente nuove mercanzie in ogni porto. Attenzione c’è molta merce avariata in giro, molto materiale fuori uso passa per nuovo.”
Ho votato con la maggioranza dei deputati di SEL il decreto di Renzi sugli 80 euro mensili netti dati alle persone che guadagnano tra 8 e 26 mila euro l’anno. L’ho fatto per una ragione di merito, non perché voglia cambiare partito o sostenere il Governo Renzi di cui mi sono chiare sia le luci che le ombre. L’anatema di Vendola è per me inspiegabile se non ricorrendo a schemi psicoanalitici interni ad una coorte di amici e figli che si trascina da troppo tempo.
Io sono di SEL e i miei padri sono stati Magri, Berlinguer, Lama, Trentin e da loro ho imparato che le proposte si valutano nel merito senza avere pregiudizi ideologici o di schieramento, Quante leggi il PCI ha promosso e approvato dall’opposizione? Quanti accordi il sindacato ha firmato ben sapendo che le sue piattaforme chiedevano molto di più? In politica la mediazione è un valore. Votare il decreto di Renzi sugli 80 euro vuol dire poter incalzare ora il Governo su una linea coraggiosa di redistribuzione del reddito a favore del lavoro, delle imprese, delle fasce sociali più deboli.
Non ho aderito al PD e non intendo farlo, ma ancora di più non intendo aderire ad una ammucchiata estremista di cui si sono viste i primi passi con la lista di Spinelli alle europee. Partecipando a quel progetto di aggregazione della sinistra radicale-arcobaleno, si è voluto marcare una alternatività al centrosinistra. Ciò è sbagliato,Sel governa con il centrosinistra nella maggior parte dei comuni e delle Regioni italiane, compresa la Puglia di Vendola. La scelta della lista Spinelli ci ha fatto perdere oltre la metà dei voti che avevamo presi come SEL alle passate elezioni politiche, secondo lo studio sui flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo.
Una sinistra autentica e popolare deve collocarsi nel centrosinistra per cambiare le cose nel senso della giustizia sociale e dei diritti civili e del lavoro.
Per questo è incomprensibile per chi pensa che la sinistra debba avere una solida cultura di governo ( e naturalmente questo non vuol dire stare per forza al governo ) rassegnarsi ad una ridotta estremista.
Altra cosa è invece aprire SEL, spalancare le porte al vasto mondo della sinistra politica e sociale, a partire dalla CGIL, e dei movimenti , interloquire con il PD di Renzi, scavare, elaborare, rinnovare dirigenza e modalità di fare politica, insomma costruire una alternativa vera all’attuale decadenza. Su questo mi sento impegnato, su altri racconti radicali no.Sarebbe una sciagura se qualcuno di SEL pensasse di essersi liberato di presunti sabotatori della “linea” e al dialogo e all’inclusione preferisse le purghe e l’omologazione. Sarebbe la fine del progetto pluralista di Sel, della sua ambizione di riaprire la partita e sfidare il PD sul terreno del cambiamento, delle riforme e di una nuova Europa . Se così fosse potrei permettermi, a 59 anni, di dire, come il protagonista de LA GRANDE BELLEZZA, che non mi va di perdere il mio tempo.
Gianni Melilla, deputato SEL
Commenti
-
elettore
-
Dario
-
Enrico Matacena
-
ClaudioPlazzotta
-
ilario
-
Andrea Fiore