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Martedì, 24 giugno 2014

A sinistra: ma per fare cose utili

flag sel

Voglio non a caso riferirmi alle parole di Norberto Bobbio quando parlava del travaglio della sinistra ai suoi tempi, per descrivere la crisi politica che stiamo vivendo: “Si ha l’impressione che ci sia molta confusione. La precipitazione con cui si sta buttando a mare il vecchio carico mi sembra sospetta. Si resta a galla sì,ma la stiva è vuota. Ci si illude se si crede che si possano trovare facilmente nuove mercanzie in ogni porto. Attenzione c’è molta merce avariata in giro, molto materiale fuori uso passa per nuovo.”

Ho votato con la maggioranza dei deputati di SEL il decreto di Renzi sugli 80 euro mensili netti dati alle persone che guadagnano tra 8 e 26 mila euro l’anno. L’ho fatto per una ragione di merito, non perché voglia cambiare partito o sostenere il Governo Renzi di cui mi sono chiare sia le luci che le ombre. L’anatema di Vendola è per me inspiegabile se non ricorrendo a schemi psicoanalitici interni ad una coorte di amici e figli che si trascina da troppo tempo.

Io sono di SEL e i miei padri sono stati Magri, Berlinguer, Lama, Trentin e da loro ho imparato che le proposte si valutano nel merito senza avere pregiudizi ideologici o di schieramento, Quante leggi il PCI ha promosso e approvato dall’opposizione? Quanti accordi il sindacato ha firmato ben sapendo che le sue piattaforme chiedevano molto di più? In politica la mediazione è un valore. Votare il decreto di Renzi sugli 80 euro vuol dire poter incalzare ora il Governo su una linea coraggiosa di redistribuzione del reddito a favore del lavoro, delle imprese, delle fasce sociali più deboli.

Non ho aderito al PD e non intendo farlo, ma ancora di più non intendo aderire ad una ammucchiata estremista di cui si sono viste i primi passi con la lista di Spinelli alle europee. Partecipando a quel progetto di aggregazione della sinistra radicale-arcobaleno, si è voluto marcare una alternatività al centrosinistra. Ciò è sbagliato,Sel governa con il centrosinistra nella maggior parte dei comuni e delle Regioni italiane, compresa la Puglia di Vendola. La scelta della lista Spinelli ci ha fatto perdere oltre la metà dei voti che avevamo presi come SEL alle passate elezioni politiche, secondo lo studio sui flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo.

Una sinistra autentica e popolare deve collocarsi nel centrosinistra per cambiare le cose nel senso della giustizia sociale e dei diritti civili e del lavoro.

Per questo è incomprensibile per chi pensa che la sinistra debba avere una solida cultura di governo ( e naturalmente questo non vuol dire stare per forza al governo ) rassegnarsi ad una ridotta estremista.

Altra cosa è invece aprire SEL, spalancare le porte al vasto mondo della sinistra politica e sociale, a partire dalla CGIL, e dei movimenti , interloquire con il PD di Renzi, scavare, elaborare, rinnovare dirigenza e modalità di fare politica, insomma costruire una alternativa vera all’attuale decadenza. Su questo mi sento impegnato, su altri racconti radicali no.Sarebbe una sciagura se qualcuno di SEL pensasse di essersi liberato di presunti sabotatori della “linea” e al dialogo e all’inclusione preferisse le purghe e l’omologazione. Sarebbe la fine del progetto pluralista di Sel, della sua ambizione di riaprire la partita e sfidare il PD sul terreno del cambiamento, delle riforme e di una nuova Europa . Se così fosse potrei permettermi, a 59 anni, di dire, come il protagonista de LA GRANDE BELLEZZA, che non mi va di perdere il mio tempo.

 

Gianni Melilla, deputato SEL

Commenti

  • elettore

    Ma nel DL IRPEF erano presenti solo i famosi 80 euro??? In quanto ai flussi elettorali, quanti tra i dirigenti e parlamentari di SEL si sono impegnati a raccogliere le firme e fatto campagna elettorale?? Forse qualcuno pensava e sperava di non raggiungere il quorum?? Quindi se qualcuno non condivide la linea e le scelte può portare avanti un battaglia interna, senza compromettere il partito. Però avendo i capelli bianchi penso che qualcuno lavori per se stesso, se passa la legge elettorale così come approvata è facile e comodo trovare un pò di posti nel PD un pò come hanno fatto i socialisti di Nencini.
    Conquistarsi un posto in Parlamento con SEL sarà molto difficile e quindi chi non ha tempo da perdere o voglia di lottare credo che sceglierà la via più comoda PD permettendo, ricordando la famosa autosufficienza di Veltroni.

  • Dario

    In realtà, caro Melilla, non c’è equità in quel decreto sugli 80€. Ha senso non considerare il reddito familiare? No. Quegli 80€ possono essere andati in una famiglia ove un reddito è di 1400€ e l’altro di 3000€ (per dire, un infermiera e un professionista), e non in due ove entrambi guadagnano 1600€. È giusto escludere gli incipienti, le fasce più povere e bisognose in assoluto? No. È come dichiarare guerra ai poveri (idem per i pensionati). È la stessa cosa fatta col bollo auto, le pare, poiché Renzi lo aumenterà del 12% per eliminare quello speciale, per le auto di grossa cilindrata, introdotto da Monti (questa non è nemmeno destra, è essere reazionari). Le pare corretto che non sia un bonus strutturale ma una tantum? No. E casualmente gli 80€ sono le uniche parole uscite dalla bocca di Renzi, oltre a “speranza” e “è tutta colpa di Grillo”. Quindi, hanno fatto meglio di lei e degli altri Airaudo e Marcon, decisamente meglio. Non avete contribuito ad un inizio di politica redistributiva, ma semplicemente a fidelizzare l’elettorato PD. Mi fa piacere che quei soldi siano andati a gente che guadagna dai 1000 ai 1200-1300€, ma mi infurio pensando che li ha avuti chi guadagna 1500€ e non chi ne prende dai 500€ agli 800€.
    Quindi il vostro comportamento è o dettato da ingenuità (e potrebbe essere comprensibile) o dalla mala fede. Ma se queste cose le capisco io, che sono una persona normale, dovreste capirle meglio di me voi, che siete deputati.
    Infine, Sel combatte per essere la sinistra di un centrosinistra normale, un po’ come Melenchon ha sostenuto per una buona fase Hollande: giustissimo, ma finché il centrosinistra è il PD, che è al massimo centrista nelle sue politiche e fa incontri segreti con condannati come Belrusconi e Verdini, beh, mi permetta ma il dialogo diventa davvero difficile. Quando avremo un partito che si chiama socialista o laburista (come in tutti i paesi d’Europa), allora avremo davvero un centrosinistra da sostenere: vede, i nomi contano, e nel PD per ora prevalgono ex-margheritini e il peggio del PCI (D’Alema in primis), assieme a giovani troppo furbi. Il PD che mi piace è quello di Chiti, di Casson, di Mucchetti, al limite anche Civati se per una volta provasse ad essere coerente: questo attuale, no.

  • Enrico Matacena

    Il compagno Melilla fa un paio di grossi errori di fondo: 1) purtroppo in SEL c’era chi sperava che Tsipars non prendesse il quorum e ha sabotato la campagna elettorale, e questo è gravissimo. Se Tsipras non avesse preso il quorum noi come SEL avremmo avuto una dura sconfitta. Poi per come si sta comportando ora il PSE votando per junker la scelta per Tsipras si evindenzia ancor meglio come giusta. 2) E’ falso ed arbitrario ritenere che la scelta di sostenere Tsipras sia il preludio o l’ espressione di un’ammucchiata estremista tipo arcobaleno. la scelta e la battaglia europea sono uno dei tanti fronti su cui SEL lotta e si confronta con le masse ed i movimenti . Personalmente ho pochisssima stima di Ferrero e dei vertici di RC e ancor meno della Spinelli, e mai vorrei fondere SEL con RC e seguirla nel suo essere testimone di una sinistra sconfitta per scelta e per vocazione. Melilla dice che noi siamo insieme al PD in tante coalizioni di centrosinistra , questo è spesso vero ma per fortuna non sempre e NON è, una scelta obbligata. Egli sia affetto credo dall’idea che senza il PD SEL non possa essere nulla. Questa la ritengo un’idea suicida. io sono fiero che nel mio comune (Vignola – MO) SEL appoggiando una coalizione di liste civiche abbia sbattuto all’ opposizione un PD di pessima qualità epressione del peggior neodemocristianismo. NON esiste solo il PD come interlocutore di SEL, soprattutto esistono gli incazzati che votano 5 stelle o si astengono. Dobbiamo fare come Tsyrisa , passare dal 3% al 26% contando più su nostre idee che sui potenziali alleati.

  • ClaudioPlazzotta

    Quando si dice arrampicarsi sugli specchi, per dare dignità ad una scelta che ne ha poca

  • ilario

    Non sono in grado di sapere se i dati forniti dall’Istituto Cattaneo siano veritieri. Cioè che SEL alle recenti elezioni europee ha perso la metà dei voti rispetto alle politiche. Quello che appare certo è che ha perduto certamente quello dell’Onorevole Mellilla, e questo mi dispiace. Infatti il 18 febbraio scorso rilasciava la seguente dichiarazione: ” Io il 25 maggio voterò Schulz…”! Sarebbe interessante sapere quale altro Deputato della nostra malandata Repubblica ha pubblicamente ammesso, prima della tornata elettorale, di votare non per il candidato scelto dal proprio partito, ma per un altro. Cordiali saluti.

  • Andrea Fiore

    Definire estremista la lista e l’esperienza de l’altra europa mi sembra ingeneroso. Certo poi andando un po’ indietro di qualche mese si scopre che l’on. Melilla ha preso posizione per un candidato diverso da quello che si è deciso di appoggiare ad un congresso. Mi piacerebbe porre una domanda, per chi è uscito e per chi ha deciso di restare, pur considerando il voler stare a sinistra in opposizione al pd minoritario: è più minoritario scegliere un’alleanza e creare una lista sulla base di poche idee ma buone, come si è fatto per le europee, o andare a costituire una corrente di minoranza nella maggioranza di Renzi, o peggio nello stesso partito, sperando di influenzarne l’operato quando in realtà si è completamente ininfluenti?