Accordo Clima, De Petris e Pellegrino: da Parigi messaggio chiaro. Stop Trivelle, più rinnovabili
«L’accordo di Parigi sul clima rappresenta indubbiamente un nuovo e positivo passo in avanti, ma senza azioni rigorose e coerenti da parte dei Governi per ridurre le emissioni in tempi rapidi e in modo drastico, ben prima del 2020, rischia di rimanere lettera morta». Lo dichiara la senatrice di Sinistra Ecologia Libertà, Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto a palazzo Madama.
«E’ necessario – continua De Petris – accelerare sulla transizione energetica dai fossili alle rinnovabili se si vuole raggiungere l’obiettivo indicato di limitare il riscaldamento globale a 1,5° C. L’Italia per essere coerente deve mettere a punto un piano strategico per la riduzione delle emissioni in tutti i settori a cominciare dai trasporti e un nuovo piano energetico».
«Il Ministro dell’Ambiente non puo’ piu’ continuare a fare il pesce in barile, come oggi nell’intervista al Corriere. Bisogna stoppare il programma di estrazioni petrolifere in mare e a terra e rilanciare con determinazione le energie rinnovabili”. “Non c’e’ altra strada – conclude – se davvero ci si vuole avviare verso una transizione energetica che ci porti fuori dalla dipendenza dai fossili e dia un futuro al nostro Paese».
Anche la parlamentare di Sinistra Italiana Serena Pellegrino, vicepresidente della commissione Ambiente di Montecitorio, commentando l’accordo sul climaha commentato: «L’accordo di Parigi è un grande passo avanti rispetto a Copenhagen. Il riferimento a stare sotto l’1,5 gradi è la più grande conquista, ma per essere ottenuta bisogna sostituire le energie fossili con quelle rinnovabili. Ora bisogna evitare che si mettano in moto i colossi delle fossili, che non solo non perderanno un euro di sussidio, ma che ne chiederanno altri per risolvere le emissioni di CO2 per lo stoccaggio nel sottosuolo e nei fondali marini».
«Le emissioni determinate dalle energie fossili non generano solo CO2, ma anche polveri che ammalano, prosegue là vicepresidente della commissione ambiente di Montecitorio. I diritti umani e i diritti di Madre Terra rimangono per noi insindacabili sebbene i condizionali posti nel documento non ci fanno sperare nelle future azioni dei Governi sottoscrittori. Da Parigi, conclude Pellegrino, un grande monito al nostro Governo: NO trivelle, NO rigassificatori, NO carbone, NO fossili ma con determinazione verso un SI all’economia circolare».