Alluvione nel modenese: l’incuria provoca disastri
Le buone notizie di oggi, dopo tre giorni da incubo per il territorio modenese, sono che la falla che si era aperta sull’argine destro del Secchia si avvia a chiusura, che l’acqua sta cominciando a ritirarsi e che il tempo tende al miglioramento.
Ora resta la conta dei danni materiali per un’area, caratterizzata da notevoli insediamenti agricoli e industriali, già stremata dal doppio sisma del 2012 e adesso inondata da 20 milioni di metri cubi d’acqua; inondazione che ha coinvolto una decina di comuni e diversi centri abitati, tra i quali le situazioni più critiche si sono registrate a Bastiglia e Bomporto, con centinaia di persone evacuate che hanno visto danneggiati o distrutti i propri beni.
Sinistra Ecologia Libertà chiede al Governo che venga data immediata e positiva accoglienza alla richiesta di stato di emergenza avanzata dalla Regione Emilia Romagna, che sia prevista una proroga per i pagamenti delle imposte (a partire dalla mini-IMU, prima scadenza in vista), che sia valutata una sospensione degli adempimenti fiscali per le imprese colpite e per i cittadini residenti, ad esempio in riferimento agli oneri IUC.
Occorre accertare con chiarezza le cause e le responsabilità del cedimento dell’argine del Secchia e raccogliere le riflessioni di quei sindaci che lamentano scarsi interventi di manutenzione e di consolidamento degli argini da parte delle autorità competenti; l’argomento delle poche risorse non può essere un alibi perché la politica e le istituzioni hanno il dovere, ad ogni livello, di fare della cura del territorio una priorità assoluta.
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Claudio