Arresto sindaco di Ischia, Paglia: parlare di cooperative rosse non ha più senso. Parte sana dell’economia non più immune
«Gli arresti ai vertici della Cpl Concordia devono far riflettere su cosa stia succedendo anche in quella che era la parte sana del nostro sistema economico». Ad affermarlo è Giovanni Paglia, deputato emiliano romagnolo di Sinistra Ecologia Libertà. Nell’ambito dell’inchiesta sulla metanizzazione di alcuni Comuni dell’isola di Ischia, secondo l’accusa sarebbe emerso “il sistematico ricorso ad un modello organizzativo ispirato alla corruzione” che avrebbe portato i dirigenti di Cpl “ad accordarsi non solo con i sindaci, gli amministratori locali e i pubblici funzionari, ma anche con esponenti della criminalità organizzata casertana e con gli amministratori legali a tali ambienti criminali”.
Si tratta «di ipotesi gravissime, ovviamente da dimostrare a processo, ma che per il solo fatto di essere formulate- osserva Paglia in una nota- ci rimettono nuovamente sotto agli occhi l’intreccio perverso tra mafie, corruzione, interessi imprenditoriali e pubbliche amministrazioni debolissime quando non parte in causa (ricordiamo che è finito in manette anche il sindaco Pd di Ischia sospettato di avere intascato una tangente da 330.000 euro)». Lo scenario «si fa ancora più inquietante- prosegue- se consideriamo le recenti e dettagliate parole del pentito di camorra Antonio Iovine che tirano in ballo la Cpl per opere di metanizzazione non a norma effettuate nel comprensorio di Casal di Principe, anche se è bene specificare che si tratta di un’indagine distinta e tuttora in corso». Fatto salvo il principio di garanzia per tutti, per Paglia è ora di smettere di chiamare «queste realtà cooperative rosse» e di citare «la storia di un passato legato a valori di solidarietà e mutuo soccorso: imprese è più che sufficiente».
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francesco
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