Art.18, non è riducendo i diritti che si crea lavoro
Se anche per Renzi la modifica dell’art. 18 è un falso problema non lo è per chi ha l’ossessione di toglierlo o per chi continua a pensare che il problema dell’occupazione si risolva togliendo i diritti a chi lavora. Il tema dell’articolo 18 torna ad essere il tema della riduzione dei diritti, una ricetta che non ha prodotto nessun posto di lavoro in più ma ha prodotto, invece, la riduzione della qualità del lavoro che c’è, dunque una ricetta sbagliata. Volerlo modificare è la riproposizione stanca di una ricetta fallimentare. Il nostro problema oggi invece è costruire nuova occupazione.
Si parla di contratti a tutele crescenti. Bene ma si cominci intanto a cancellare la selva dei contratti oggi presenti, invece il Parlamento ha recentemente approvato il decreto Poletti, che porta a 36 mesi la rinnovabilità del contratto a tempo determinato. Come si vede non c’è una idea, c’è solo molta propaganda e così non si va molto lontano. Il governo si occupi di politiche industriali e di una politica di crescita per il Paese. Questo servirebbe all’Italia e di questo continuiamo a non discutere.
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