AST Terni, Sel: governo fa provvedimenti generici e niente per l’occupazione. Per i lavoratori dell’acciaio può e deve fare di più
“Ieri il governo con il voto di fiducia ha imposto l’approvazione del Jobs Act al Senato con un disegno di legge vago e generico, contrassegnato da un’ampia delega all’esecutivo e da forti rischi di incostituzionalità. Nella stessa notte il governo ha fallito la mediazione tra la Thyssen e le organizzazioni sindacali sul futuro della Acciai Speciali di Terni, con la proprietà tedesca che ha inviato le lettere di licenziamento per 550 lavoratori. La prima T di cui aveva pomposamente parlato presidente del consiglio ai sindacati è fallita”. Lo afferma la segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà riunitasi oggi a Roma per una valutazione della situazione politica dopo il passaggio parlamentare del jobs act e sulla drammatica situazione economica e sociale del Paese.
“Da un lato – prosegue Sel – si fanno provvedimenti generici promettendo il lavoro attraverso l’aumento della libertà di licenziamento e della precarietà e dall’altro non si trattiene l’occupazione in questo Paese. Il governo Renzi – insiste Sel – poteva e può proporre alla Thyssen i contratti di solidarietà in alternativa ai licenziamenti e all’ inaccettabile taglio dei salari proposti dalla multinazionale tedesca, quei contratti di solidarietà vantati da Palazzo Chigi e conquistati dalle lotte dei lavoratori all’Elettrolux, che sono citati anche nella delega votata ieri al Senato. Il governo doveva fare di più di quello che ha fatto e può – se vuole – fare di più per l’AST. I lavoratori di Terni non vanno lasciati soli – conclude la segreteria nazionale di Sel – Qualunque cosa loro decideranno noi li sosterremo e saremo al loro fianco».
Nel video il resposabile lavoro e deputato di Sel Giorgio Airaudo