Autista sospeso, i lavoratori non siano il capro espiatorio
Christian Rosso ha avuto il coraggio di denunciare una situazione estremamente grave e per questo merita sostegno e solidarietà, non certo provvedimenti disciplinari. Non è tollerabile che siano sempre i lavoratori a pagare le conseguenze della gestione clientelare (centinaia di assunzioni di personale amministrativo a chiamata diretta) da parte della Giunta Alemanno, che oggi ha prodotto dissesto finanziario, disservizi e paradossalmente carenze in organico.
La soluzione non è la privatizzazione. Abbiamo lottato a lungo per la difesa delle aziende pubbliche di Roma: ad esempio opponendoci all’emendamento Lanzillotta al decreto Salva-Roma.
Per Atac adesso è prioritario, attraverso una sinergia tra tutte le istituzioni interessate, rivedere il piano industriale dell’azienda, come anche le politiche delle assunzioni e l’organizzazione aziendale, a garanzia del trasporto pubblico romano, che mai come in questo momento ha raggiunto un così basso livello di servizio, e soprattutto a tutela dei tanti lavoratori che diventano capro espiatorio delle politiche aziendali e nello stesso tempo bersaglio della protesta crescente dei cittadini esasperati dai disservizi della città.