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Martedì, 10 febbraio 2015

Autostrada Tirrenica, Arroganza del Governo non è più tollerabile

Sulla vicenda dell’Autostrada Tirrenica il viceministro Nencini ha annunciato per il 10 febbraio un importante incontro con i vertici della società Autostrade per l’Italia, che il governatore della Regione Toscana Rossi auspica possa essere ‘decisivo’ per realizzare l’opera in due o tre anni. Alla luce di queste dichiarazioni, insieme alla senatrice Petraglia ho presentato in Commissione Lavori pubblici un’interrogazione urgente per sapere con quali criteri il ministro intenda procedere nella realizzazione del progetto, alla luce della procedura di infrazione europea per le irregolarità presenti nella convenzione tra Anas e Società Autostrada Tirrenica SpA. Evidentemente il Governo va avanti, del tutto indifferente al legittimo dissenso più volte espresso dagli enti locali e dai cittadini del territorio interessato, che noi di SEL abbiamo strenuamente difeso e continueremo a difendere, sostenendo che in questa vicenda la concertazione è il passo fondamentale per arrivare a politiche concrete di tutela dell’equilibrio idrogeologico e paesaggistico dell’area. Sul mancato confronto con gli enti locali e il mondo associativo ho più volte chiesto – inutilmente – al ministro di rispondere, in particolare sulla sostenibilità ambientale ed economica dell’intero progetto, e sulla necessità di vigilare sulle convenzioni e sugli appalti per la realizzazione dei lavori.
A questo punto, quale tipo di progetto il ministro ritiene più adeguato ad un territorio che, pur necessitando di viabilità pubblica, si presenta tanto delicato e fragile, con problemi importanti di messa in sicurezza delle infrastrutture già esistenti? Sembrerebbe infine che il nuovo progetto autostradale, nel tratto toscano, si sarebbe ridotto alla parte di Fonteblanda (Talamone) – Tarquinia. Per quale motivo il Governo non intende procedere alla messa in sicurezza della SS Aurelia, riducendo così i costi e i tempi di realizzazione? Non è più possibile tollerare le mancate risposte di questo Governo, né la supponenza con cui vuole procedere con un’opera di tale impatto, contrastata dai cittadini che ne subiranno le devastanti conseguenze.

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