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Mercoledì, 4 maggio 2016

Banche, dopo le case ora possono prendersi anche gli immobili delle aziende

Model house locked with chain
Model house locked with chain

Quando il Governo emanó la norma scandalosa che permetteva alle banche di espropriare direttamente le case dei mutuatari morosi, denunciammo la possibilità che si applicasse anche alle imprese. La maggioranza negó con così tanta forza, che oggi questa previsione è messa nero su bianco nell’ennesimo decreto sulle banche. All’art.2 del decreto si prevede infatti che una banca possa pretendere dall’imprenditore il “trasferimento di bene immobile sospensivamente condizionato.

Significa che all’atto di concessione di credito, di qualunque tipo, o anche successivamente davanti a un notaio, si mette in garanzia un immobile proprio o di terzi che possa essere immediatamente espropriato dalla banca dopo sei mesi di ritardato pagamento di anche sole tre rate non consecutive. Se le rate dovessero essere almeno bimestrali, ne basta anche una in ritardo, continua Paglia.
Una previsione allucinante, che mette gli imprenditori italiani in condizione di evidente ricatto permanente.
Non voglio neanche immaginare cosa succederà da domani per chi ha un fido in scadenza. Questo dimostra una cosa: quando questo Governo nega di avere cattive intenzioni, come nel caso dell’esproprio delle case degli italiani, è solo perché ne ha di peggiori.

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