Basta precarietà
Nel decreto lavoro del Ministro Poletti non facciano come al tempo della riforma Fornero: tutti plaudenti e poi oggi non si trova un parlamentare disposto a giustificare il sostegno a quella riforma. Spero che le forze politiche presenti in Parlamento siano in grado di guardare nel merito di quel provvedimento, che porta a compimento il disegno di precarizzazione del mercato del lavoro.
Continua la stessa musica che dopo 20 anni ha prodotto in Italia il dramma per cui la maggior parte dei contratti di lavoro sono di precarietà e a tempo determinato. La precarietà è lo spartito di tutta la musica che viene suonata nel mercato del lavoro.
Precarietà significa meno diritti e anche un’economia meno intelligente perché il lavoro povero non diventa fattore di sviluppo della capacità competitiva del sistema Paese. Un lavoro ricco invece significa difesa dei diritti del lavoratore ed implementazione della qualità dei nostri apparati produttivi.