Basta propaganda, i dati Istat sono devastanti
Basta con l’inutile propaganda, nascondere ancora la verità ai cittadini non servirà a far ripartire il paese. I dati Istat sono drammaticamente chiari: il Mezzogiorno è in ginocchio e nell’ultimo trimestre del 2014 il tasso di disoccupazione è salito al 12,7 facendo tornare l’Italia indietro di 40 anni.
Affinché si sviluppi un ottimismo serio e una speranza fondata bisogna smetterla di impegnarsi nelle dichiarazioni e nelle note stampa e fare piuttosto economia vera: sviluppo locale, valorizzazione delle vocazioni produttive dei luoghi e rilancio del sistema industriale. Serve anche una nuova attenzione verso il primario, ad iniziare dall’agricoltura e dall’allevamento del bestiame. Bisogna difendere i beni culturali come grande occasione di turismo destagionalizzato, anziché lasciare che si sgretolino ad ogni acquazzone. Non è più rinviabile il risanamento, la bonifica e il consolidamento del territorio aggredito dal dissesto idrogeologico, occorre fare progetti e realizzarli seguendoli minuto per minuto per non consentire corruzioni e sprechi.
Così si fa economia reale ed è così che si sconfigge la disoccupazione meridionale, femminile e giovanile che è tragicamente elevata e che condizionerà pesantemente i prossimi mesi sul piano sociale e politico alimentando pericolose derive reazionarie.