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Venerdì, 6 febbraio 2015

Bce contro la Grecia, il 14 febbraio manifestazione nazionale a Roma. Fratoianni: ricatto Bce e Troika inaccettabile

Grecia, proteste contro austerità ad Atene

«E’ in atto un vero e proprio tentativo di neutralizzare la svolta democratica greca che impone all’Europa una riflessione sulle politiche dell’austerità. Saremo in piazza non solo perché sosteniamo il nuovo governo greco ma perché siamo contro le politiche dell’austerità che stanno strangolando le economie dei paesi del sud dell’Europa». Dichiara Paolo Cento Presidente dell’Assemblea nazionale di Sel.

Per sabato prossimo, 14 febbraio a Roma è stata indetta una manifestazione nazionale alla quale Sinistra Ecologia Libertà aderisce e saraà presente.

Per Nicola Fratoianni coordinatore nazionale di Sel «Quello che sta succedendo in Grecia in queste ore, in cui un intero popolo è sotto i ricatti inaccettabili della BCE e della Troika, richiede un sostegno e un impegno da parte di tutti i popoli europei. L’idea che le scelte libere di un paese vengano di fatto contrastate perché non in linea con i diktat dell’Europa dell’austerity è terribile e fa temere per la stessa tenuta della democrazia in Grecia come in Europa. Dobbiamo ribellarci all’idea di un presente e di un futuro già scritti. E dovrebbero farlo tutti coloro che hanno davvero a cuore la democrazia e il futuro di un intero continente, che non si gioca sui sorrisi ammiccanti in conferenza stampa o sulle dichiarazioni di facciata contro il rigore e l’austerity. Sinistra Ecologia Libertà fa la sua parte e partecipa alla manifestazione convocata a Roma per sabato 14 febbraio, a sostegno della Grecia, in connessione con le altre piazze europee».

Di seguito il testo dell’appello:

“A Piazza Syntagma la Grecia torna in piazza per difendere le proprie scelte, la dignità dei popoli e la democrazia di tutta Europa. – si legge nell’appello – Il ricatto della BCE al nuovo governo greco è un ricatto contro tutti noi. Il momento è ora, per fare in tutta Europa come hanno fatto i greci: alzare la testa e non avere paura. Siamo tutti in gioco. La Grecia dimostra che una alternativa democratica e sociale alla austerità e al neoliberismo è possibile e può vincere. Non siamo costretti a vivere strangolati nella trappola del debito e del pareggio di bilancio. Non sono obbligatorie le privatizzazioni, lo smantellamento dello stato sociale, la precarietà e la disoccupazione.

Le sole riforme efficaci sono quelle che fanno pagare i ricchi e non i poveri, che combattono la corruzione, l’evasione fiscale, la fuga dei capitali – come propone il nuovo governo greco. I prossimi giorni e settimane saranno cruciali. Non possiamo lasciare i greci da soli a combattere. Facciamo la nostra parte. Il braccio di ferro fra la Grecia e la BCE è la prova di forza fra due idee di Europa – diamo forza alla parte giusta, insieme a tanti altri paesi del nostro continente.

Fermiamo i mercati, le banche, la Troika e i governi liberisti. La Grecia con il voto ha scelto la dignità, i diritti e la democrazia. Anche noi. Chiediamo a tutti e tutte uno sforzo straordinario di impegno e di attivismo per dare vita sabato 14 febbraio a una grande manifestazione nazionale a Roma, in connessione con le altre piazze europee e con la mobilitazione prevista ad Atene il 16 febbraio. Ci rivolgiamo a tutto il mondo amplissimo che si è detto in questi giorni vicino a Tsipras e al popolo greco e a tutti coloro che hanno a cuore la democrazia, la dignità e una nuova Europa. Decidere di fare una manifestazione nazionale in una settimana è una scelta impegnativa. Ma sentiamo che non si può fare diversamente.

C’è bisogno di un impegno straordinario perchè la manifestazione unitaria sia grande e all’altezza di una sfida cruciale, da cui dipende il futuro nostro e di ciò che abbiamo a cuore”. Per tutte le informazioni “Cambia la Grecia, cambia L’Europa” www.cambialagreciacambialeuropa.eu

 Nella foto la manifestazione di ieri sera ad Atene

 

Commenti

  • Enrico Matacena

    Ci vuole qualcosa analogo al vecchio internazionalismo proletario, pur nella ovvia differenza dei tempi.