Bene sequestro oleodotto Maccarese-Civitavecchia. Ora responsabilizziamo Eni per bonifica ambientale
Il sequestro dell’oleodotto Civitavecchia-Fiumicino, disposto dal gip del Tribunale di Civitavecchia, è un primo, importante passo per arginare il danno ambientale incommensurabile provocato dallo sversamento di cherosene in un’area estremamente fragile. A questa vittoria abbiamo sicuramente dato un contributo con la nostra interrogazione al ministro dell’Ambiente per mettere in campo misure urgenti a tutela dell’oasi naturale. Nonostante l’equilibrio dell’area sia gravemente compromesso, non tutto è perduto. Il percorso da compiere, nella direzione di un’azione di responsabilizzazione dell’Eni per una completa bonifica del sito, mi vede promotore attivo, a difesa di una zona straordinaria e delicatissima, per troppo tempo in passato caratterizzata da insediamenti invasivi, che difenderemo per il futuro anche dalle oscure progettualità che tracciano su quell’area le nuove piste di atterraggio e decollo per Fiumicino. Non lasceremo sole le amministrazioni locali, né i cittadini che vogliono tutelare il proprio territorio.