Sei in: Home › Attualità › Notizie › Birra artigianale, l’impegno di Sinistra italiana perché resti tale
Mercoledì, 3 febbraio 2016

Birra artigianale, l’impegno di Sinistra italiana perché resti tale

birra

La birra artigianale ha avuto un grande successo in questi ultimi anni. La maggior parte delle persone che consuma birra si è accorta del mutamento in corso e dell’offerta sempre più ampia di birre molto ricercate e innovative.

Pils, Lager, Ipa, Stout, Pale Ale, Lambic, trappiste solo per fare alcuni esempi.

Sono nate decine di microbirrifici, prima quasi per gioco, poi un pò alla volta sempre più professionali e oggi ormai realtà affermate del panorama internazionale.

Come spesso succede per quanto riguarda il cibo, in Italia la grande esperienza dei nostri artigiani ha generato prodotti unici con caratteristiche ricercate nel resto del mondo. Sostanzialmente quello che è accaduto in molti anni di ricerca per il settore del vino sta accadendo velocissimamente per quello della birra artigianale, prodotto diffuso, molto richiesto dai giovani e da chi cerca nuovi gusti e sapori da sperimentare.

In queste settimane in Commissione Agricoltura alla Camera in relazione al Collegato Agricolo sono state audite molte esperienze italiane che hanno voluto portare alla nostra attenzione la mancanza di criteri chiari che definiscono la “birra artigianale”. Quasi tutti gli attori sentiti propongono che per birra artigianale si intenda un prodotto che non ha subito alcun processo di pastorizzazione e microfiltraggio sotto i 10 micron.

La nostra proposta emendativa al Collegato Agricolo va esattamente in questa direzione con l’aggiunta che non siano presenti additivi chimici e conservanti.

Questi criteri permetterebbero di definire adeguatamente un prodotto che crescerà molto nei prossimi decenni e che potrebbe essere suscettibile di speculazione commerciale e contraffazione.

Oltre a questo la mia proposta emendativa richiede la costituzione di un fondo per la filiera del luppolo con cui finanziare profetti di start-up e programmi di ricerca delle Università italiane e degli istituti tecnici professionali per la raccolta di dati sui genotipi autoctoni e il miglioramento delle tecniche agronomiche di coltivazione.

Il luppolo nella birra è l’elemento aromatizzante e in Italia è coltivato pochissimo, viene per lo più importato. Certamente l’opportunità di avere molti birrifici attivi sul nostro territorio fornisce un’occasione di crescita per questa filiera nel prossimo futuro. Il luppolo prodotto in Italia inoltre darà la possibilità di caratterizzare la birra coi sapori del territorio e sarà un ulteriore elemento di distintività della birra artigianale.

Nelle prossime settimane voteremo gli emendamenti al Collegato Agricolo in commissione e mi auguro di trovare la lungimiranza adeguata per regolamentare il settore e definire la birra artigianale in modo che le molte realtà brassicole italiane possano continuare a produrre e sperimentare come e meglio di ora.

Nel caso brinderemo alla salute di un nuovo settore ricco di potenzialità per l’agricoltura e la società italiana.

Commenti