Bocciati gli emendamenti di Sel su rappresentanza e condotta antisindacale. Sel: ma non si doveva estendere i diritti?
«Mentre a Milano si svolgeva l’enorme manifestazione sindacale per il lavoro e i diritti, e analoghe manifestazioni si svolgevano con lo sciopero sociale in tutte le città italiane, a Roma nel chiuso della Commissione Lavoro vengono dichiarati inammissibili alcuni di quegli emendamenti che provano ad estendere a tutti diritti e tutele provando a cambiare un provvedimento sbagliato, che non crea lavoro». Lo afferma il responsabile nazionale lavoro di Sel on. Giorgio Airaudo.
«Sono stati dichiarati inammissibili i nostri emendamenti che chiedevano di emanare un’organica normativa in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, come sosteneva nel primo JobAct anche il premier Renzi, contro la condotta antisindacale dei datori di lavoro e per un piano straordinario, un New Deal, per la creazione di nuova occupazione. Quanto sta avvenendo in Commissione Lavoro svela l’inganno: il Jobs Act cancella le poche tutele e i pochi diritti che sono rimasti a presidiare un’idea di civiltà nel mondo del lavoro. Renzi, che continua a dire che questo provvedimento aumenterà i diritti per tutti, ci spieghi come questo è possibile se le modifiche migliorative per tutti vengono dichiarate inammissibili, in ogni caso ricorreremo» conclude Airaudo.