Boschi risponde a Sinistra italiana: nostro diritto chiedere consulenze a Carrai. Ma glissa sul conflitto di interesse
«Gentile Ministra, il governo chiarisca cosa intende fare per rafforzare la sicurezza informatica nel Paese. Create un’agenzia ad hoc da affidare a Marco Carrai? Tale struttura sarà controllata dal Parlamento attraverso il Copasir o risponderà alla Presidenza del Consiglio? Sarà un’agenzia privata? Come si relazionerà con le Agenzie esistenti? Quale sarà il suo campo d’azione? La cybersicurezza va dalla protezione delle banche dati e dei sistemi di comunicazione dello Stato al contrasto del terrorismo. Queste attività non sono già svolte dai nostri servizi?» Sono alcune delle domande di Sinistra Italiana al governo fatte oggi in Aula di Montecitorio durante il question time dall’on. Ciccio Ferrara, membro del Copasir, e a cui la ministra Boschi non ha risposto.
«La nomina di Carrai, visti i rapporti personali con il premier – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana – avverrebbe per consegnare nelle mani del Presidente del Consiglio tutto il flusso delle intercettazioni? Intendete procedere con il criterio dei rapporti amicali anche sulle altre nomine in scadenza negli apparati militari e di sicurezza?».
«Infine – ha concluso Ferrara – essendo Carrai proprietario di aziende private nella sicurezza cybernetica, per ricoprire un incarico pubblico così delicato, non dovrebbe vendere le sue attività? Altrimenti si configurerebbe un chiaro conflitto di interesse che non può risolversi soltanto con l’affido a terzi delle sue attività».
La ministra Boschi si è limita a confermare che «La legge di stabilità prevede risorse aggiuntive con un fondo di ulteriori 150 milioni di euro, per rafforzare la prevenzione nel campo della sicurezza informatica e cibernetica. Ma la legge non prevede alcuna modifica del quadro normativo di riferimento che disciplina la gestione di queste risorse e tantomeno il quadro normativo di riferimento per i servizi di sicurezza o legati eventualmente anche alla prevenzione informatica».
Il ministro Boschi ha poi aggiunto: «Rassicuro sul fatto che non è prevista alcuna forma di partecipazione di strutture private. L’unica autorità politica preposta alla gestione dei servizi di sicurezza è e sarà il senatore Marco Minniti. Il governo ha facoltà di avvalersi di consulenze di carattere tecnico. Se decidesse di avvalersi di altre figure di consulenza tecnica gli interroganti hanno tutti gli strumenti per chiedere ulteriori informazioni e il governo risponderà celermente».
Intanto, secondo quanto appreso dall’agenzia di stampa Dire, gli esponenti di M5s e di Sel al Copasir chiedono al presidente del comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica Giacomo Stucchi di audire il presidente del Consiglio Matteo Renzi, sulla possibile nomina di Carrai a capo di un’agenzia per la cybersecurity.