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Giovedì, 19 marzo 2015

Bruxelles mini vertice tra Tsipras, Merkel, Hollande e Draghi. Ad Atene il parlamento pronto a varare le misure anti-povertà

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Alla fine il premier ellenico dopo tante insistenze l’ha avuta vinta. A margine del Consiglio europeo di oggi, forse addirittura di notte al termine della prima giornata di lavori del Vertice, Alexis Tsipras parteciperà a un incontro a sei per discutere del Piano di assistenza alla Grecia alla luce dell’accordo raggiunto lo scorso 20 febbraio all’Eurogruppo. A discutere con lui ci saranno la cancelliera tedesca Angela Merkel, il governatore della Bce, Mario Draghi, il presidente francese Francois Hollande e i presidenti di Consiglio europeo e Commissione Donald Tusk e Jean-Claude Juncker.

Lunedì Tsipras è anche atteso a Berlino per rispondere all’invito della stessa cancelliera che però, parlando al Bundestag, ha già precisato che né oggi né la settimana prossima è in vista alcun accordo definitivo. «Avremo tempo di parlarci nel dettaglio e magari anche di litigare», ha detto Merkel scherzando, ma forse non troppo, al Parlamento tedesco aggiungendo che il mondo giudica l’Europa da come saprà gestire la situazione con la Grecia. «Se l’euro fallisce, fallisce l’Europa», ha concluso.

Intanto ad Atene il governo tira dritto. Il Parlamento greco potrebbe procedere già oggi con il voto sul decreto contro l’emergenza umanitaria, misura-chiave del primo decreto del governo Tsipras, nonostante lo stop fatto arrivare dalla commissione Ue. E’ quello che emerge al termine di un giro di scambi fra Atene e i creditori fra cui la conference call di ieri dello Euro Working Group.

Da fonti vicine al dossier si apprende che durante la chiamata fra i membri dell’organismo tecnico, che prepara i meeting dell’Eurogruppo, vi sarebbe stata una discussione sullo stop europeo al decreto. Il pacchetto di misure, fra cui elettricità gratuita e aiuti per le abitazioni per gli indigenti, e un’altra misura per accelerare gli arretrati al fisco, sarebbe stato bocciato in quanto azione “unilaterale”. La bocciatura è stata anticipata dall’emittente Channel 4, che cita una lettera firmata da Daclan Costello, alto funzionario del direttorato per gli Affari economici della Commissione Ue. Nella missiva, Costello a nome della Ue “chiede con forza che vi siano prima le dovute consultazioni, inclusa la coerenza con gli sforzi di riforma. Vi sono diversi problemi da discutere e dobbiamo farlo nell’ambio di un pacchetto coerente e completo”. Fonti vicine al governo Tsipras spiegano che, in sfida alle osservazioni della ‘troika’, il decreto sarà comunque messo al voto oggi, con procedura “urgente”.  

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