Cannabis terapeutica, parte la svolta anche nella Regione Lazio
La cannabis, meglio conosciuta come marijuana, è tra i medicinali più antichi della storia umana. Pensare che era un diffusissimo medicamento già nell’antica civiltà degli Egizi e vedere oggi i pazienti di una moltitudine di patologie impossibilitati a praticarne l’uso terapeutico è assurdo e insostenibile.
E’ su queste semplici considerazioni che il gruppo di SEL presso il Consiglio Regionale del Lazio ha presentato la proposta di legge che intende rendere finalmente fruibile i medicinali per i pazienti, rivendicando semplicemente un diritto inalienabile, il “Diritto a Curarsi con la Cannabis” riconosciuto efficace dalla letteratura scientifica.
Sono ormai decenni che questo sacrosanto diritto viene negato da procedure macchinose nonostante la normativa italiana ne consenta l’utilizzo. I peggiori effetti della privazione del diritto di cura li abbiamo visti con i pazienti costretti all’importazione illegale del farmaco o all’autoproduzione dello stesso a proprio rischio e pericolo, in contraddizione con l’ altrettanto assurda normativa italiana sugli stupefacenti , portando in carcere alcuni di loro.
Abbiamo, come in altre regioni italiane, deciso di intraprendere la strada giusta per regolamentarne l’uso, invece che negare o limitare la possibilità di alleviare dolori spesso intollerabili di chi già sfortunatamente si trova nella condizione del malato.
Qual è la svolta storica della “marijuana medica”? Semplice. Una proposta di legge composta da 9 articoli che compatibilmente all’autonomia delle Regioni sul sistema sanitario regola nel rispetto del testo unico DPR 309/90 “ disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope” la modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche “ .
in particolare la legge prevede:
• Disciplina degli ambiti di applicazione e somministrazione
• Modalità di somministrazione e dispensazione
• Informazione sanitaria dei medici e dei farmacisti
• Centralizzazione degli acquisti
• Convenzioni e attività sperimentali volte alla produzione in loco delle piante di cannabis e dei farmaci che ne derivano
Su questo ultimo punto va evidenziato che la spesa dei farmaci è prevista a carico del sistema sanitario della Regione Lazio. Quindi per limitare la spesa per le casse regionali, evidenziamo che attualmente l’importazione delle infiorescenze di cannabis costa circa 30 euro per grammo , mentre l’autoproduzione regionale ridurrebbe drasticamente i costi fino ad ipotizzare un costo di produzione di circa 3 euro per grammo.
Concludiamo dicendo che l’iter per l’approvazione della legge pro cannabis presentata dal Consigliere Gino De Paolis (SEL) è iniziato il 14 marzo 2014 con l’assegnazione della proposta di legge alla IV e alla VII commissione consigliare permanente. Ora auspichiamo che le sensibilità e le coscienze e il buon senso del Consiglio Regionale del Lazio ci portino all’approvazione della legge nel più breve tempo possibile.
Emiliano Stefanini
Gruppo Sel Regione Lazio
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Antonio Angelini