“Avviare un’indagine conoscitiva sul caporalato per acquisire ulteriori elementi di valutazione utili per comprendere quelle dinamiche in atto nel mercato del lavoro, nell’economia e nei processi migratori, capaci di generare effetti distorsivi e condotte criminali di sfruttamento della forza-lavoro”.

E’ la richiesta fatta dai deputati di Sel nella lettera inviata al presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano nella quale si chiede l’avvio di una commissione d’indagine sul caporalato.

“La stagione che sta per concludersi, proseguono i deputati di Sel, passerà alla storia come quella che ha comportato nelle nostre campagne il bilancio più pesante in termini di perdita di vite umane, riaccendendo prepotentemente i riflettori sul “caporalato”, un vero e proprio schiavismo del terzo millennio, che nel tempo ha subìto una mutazione genetica che lo ha reso più difficile da identificare e da reprimere. Oggi il caporalato, proseguono i deputati di Sel, si presenta come un giro d’affari di alcune decine di miliardi di euro che dalla sua originaria dimensione locale ha dato vita al cosiddetto processo di “globalizzazione delle campagne”, arrivando, con il suo esercito di lavoratori invisibili, a governare gran parte della filiera italiana di raccolta di frutta ed ortaggi. Il Parlamento, concludono i deputati di Sel, è chiamato a raccogliere il monito lanciato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella”.