CARA San Nicola – Rafforziamo gli spazi della solidarietà, dell’accoglienza e dell’aiuto
Ho depositato oggi un’interrogazione al ministro dell’Interno sulla delicata vicenda del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) di via del Casale di San Nicola, oggetto da tempo di contestazioni da parte di alcuni residenti ed esponenti politici della destra, culminate a luglio scorso, in occasione dell’arrivo dei primi richiedenti asilo da ospitare nella struttura. Da allora non si è più registrata alcuna condotta di allarme sociale o di perturbamento dell’ordine pubblico attribuibile agli abitanti del CARA: chiediamo quindi al ministro di chiarire le motivazioni per cui il Prefetto di Roma ritiene la struttura non più idonea all’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti asilo e ad aprire una procedura per trovare loro una diversa collocazione.
La solidarietà di Roma è stata fondamentale quando – all’emergenza di tanti uomini, donne, bambini in fuga dalle violenze e dalle guerre – la prima risposta in termini di aiuto è stata quella di volontari e operatori territoriali. A partire dalle tante esperienze come quella del CARA di Casale San Nicola e del Baobab, la nostra città ha saputo trovare nuove declinazioni della convivenza sociale che hanno prodotto risultati positivi che non possiamo permettere vengano dispersi dalla paura, col rischio di sottrarre spazi di accoglienza, inclusione e concreto aiuto.