Caro Renzi sul reddito minimo sei fuori dalla realtà e dall’Europa che tutela le persone
In Italia ci sono 18 milioni di persone a rischio povertà, un milione di famiglie senza reddito da lavoro e il premier ci informa di non voler istituire una misura presente in tutta Europa come il reddito minimo perché “non è d’accordo”. Qualcuno di competente potrebbe innanzitutto spiegare al Premier che il reddito minimo di cittadinanza non esiste: c’è il reddito minimo garantito e il reddito di cittadinanza. Che sono due cose ben diverse.
Il primo, dovrebbe sapere Renzi, c’è in tutta Europa tranne, guarda caso, in Italia e in Grecia, i due Paesi più in crisi. E serve a dare fiato a chi non ha lavoro, a chi è disoccupato, a chi è sotto una certa soglia di reddito, ai giovani che vogliono formarsi. Serve a redistribuire risorse da chi ne ha troppe a chi non ne ha nessuna. Renzi ha preso in giro per mese con la storia del sussidio universale, con il reddito da dare a chi perdeva il lavoro e ora ecco svelata la maschera.
Infine c’è una risoluzione del Parlamento europeo, non la Trojka, non la Bce, che dice agli Stati di migliorarlo e poi chiede all’Italia di istituirlo. Renzi dovrebbe sapere che In Parlamento ci sono proposte di legge di SEL, di M5S e del PD.
Invece di dar retta ad Alfano, a Sacconi e al dogma della precarietà senza tutele, una volta tanto ascolti l’Europa democratica.
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Guido
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Peppe Parrone