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Giovedì, 4 dicembre 2014

Casarini: Human Factor è la risposta alla società dello spettacolo che è la Leopolda

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Luca Casarini, esponente della Lista Tsipras intervistato dal sito Intelligonews analizza la l’evento che si terrà a Milano a gennaio.

Human Factor alias una Leopolda al rovescio come l’ha definita Vendola. Ma non sarete un po’ troppo condizionati da Renzi?
No. Io penso che Renzi è condizionato dal mondo dei potenti, del potere; purtroppo la politica oggi è totalmente subordinata all’economia. The Human Factor è una risposta che mette al centro anche in controtendenza un modo di pensare che di certo non va per la maggiore alle Leopolde, ad esempio affrontando i temi del mondo piuttosto che come vincere le tornate elettorali grazie ai sondaggi. Qui c’è da interrogarsi sui fondamentali: Human Factor è un tentativo coraggioso non ‘spendibile’ facilmente nel contesto della società dello spettacolo che è la Leopolda. Nell’impostazione che ho visto, conserva un profondo carattere di umanità e la determinazione nel dire che sulla scena deve apparire il tema dell’uguaglianza piuttosto che quello del finanziere Serra, il tema dei diritti piuttosto che quello dell’impresa che licenzia.

Assemblea della sinistra, promossa dalla Fiom

Chi e cosa ci sarà?
Io ci sarò insieme a tanti altri. Ritengo che ci siano due processi importanti in questo momento nella sinistra italiana che non c’è e che servirebbe: un processo aperto dalla riflessione di Marco Revelli nell’ambito di Un’altra Europa con Tsipras, che si arricchisce dei contributi ad esempio di Podemos e delle altre esperienza europee. C’è una sinistra in Europa che sta affermando un nuovo modo di intendere la propria funzione che non è più quello di ripetere all’infinito meccanismi identitari e ideologici ma confrontarsi con un il mondo. Oggi c’è bisogno di un ragionamento che riguarda i grandi temi del mondo: mentre la Leopolda è il mondo degli yes man, noi siamo disposti a combattere per ciò in cui crediamo e le questioni che ci pongono dinanzi a interrogativi.

Leggi l’intervista integrale su Intelligonews

Commenti

  • Guido Conti

    Human factor spero sia l’inizio della fine di quell’approccio politicista che vive ancora nel nostro campo, fatto di autoreferenzialità, di frazionismo, di posizionamento d’interesse personalistico…..potrei continuare ma non voglio appesantire….Sarà la grande occasione per chi è stato sconfitto ma non vuol vivere di sconfittismo, per chi crede nel governo come forma di cambiamento e non come forma di appiattimento, omologazione e moderazione socio-sistemica, per chi chi vive nel reale una condizione disumana di relazioni sociali, per chi pensa come me alla prima volta in cui forse un giorno governeremo alla sudamericana 2.0, per chi non si è abbandonato all’idea dell’economia della speranza magari inconsapevolmente, per chi insomma desidera riproporre l’ideale collettivo contro l’ideale individualista che si è affermato nella vecchia europa che fu delle passioni forti….Un saluto speranzoso!!!

  • massimo gaspari

    sto leggendo le dichiarazioni processuali del senatore de gregorio che ha fatto cadere prodi. dice d’aver agito con la cia per contiguita’ di prodi con pacifisti. e’ la verita’. gia’ nel 2006 ero io il pacifista. nel 2007 l’estasi mistica poi i miracoli. sos

  • Palmieri Gino

    L’evento milanese , credo debba essere: un grande, instancabile laboratorio internazionale delle idee e del confronto tra uomini e donne della sinistra e no, ma che lavorino per rilanciare tutti i motivi della presenza e del ruolo della sinistra nella storia e nell’attualità del mondo d’oggi.
    Se L’umanità non cambia rotta a tutti i livelli’ partendo; dalla pace, dall’economia ,dal lavoro ,dai diritti , dall’ambiente e dalla società, tutto rischia di confliggere irrimediabilmente .
    Da qui ,la necessità che entri in campo una sinistra vera, espressione dell’Europa del lavoro concreto, che vive e sta con la gente in modo sincero senza strumentalizzazioni.
    Gino.