Cervellini/Zaratti: no all’inceneritore di Malagrotta. Chiediamo incontro con ministro Ambiente
Metteremo in atto ogni azione possibile per impedire che l’inceneritore nella discarica più grande d’Europa venga acceso. E’ incredibile e intollerabile che il decreto ‘Sblocca Italia’ voglia annullare in un colpo solo decenni di battaglie istituzionali e territoriali, che abbiamo combattuto al fianco dei cittadini di Massimina e della Valle Galeria, contro uno scempio ambientale senza precedenti. Per questo la chiusura di Malagrotta aveva rappresentato un segnale forte contro la malagestione di Cerroni e Alemanno e ora questo Governo, che con un’operazione di facciata ha tanto sbandierato l’approvazione della legge sugli ecoreati, si prepara ad avallarne uno colossale, annunciando, oltre alla riapertura del vecchio inceneritore, anche la necessità di realizzarne uno nuovo».
Lo dichiarano in una nota congiunta di Sinistra Italiana – SEL il senatore Massimo Cervellini, vice presidente della Commissione Lavori pubblici, e il deputato Filiberto Zaratti, segretario della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali ad esse correlati e componente della Commissione Ambiente, alla notizia dell’imminente riaccensione dell’inceneritore di Malagrotta, cui darebbe il via libera l’articolo 35 del decreto ‘Sblocca Italia’.
«La gestione dei rifiuti deve essere improntata secondo criteri di efficienza e razionalizzazione, superando per sempre le logiche del passato che hanno consentito gravissimi abusi sulla salute dei cittadini e sull’ambiente, oltre a produrre per l’Italia i costi delle procedure di infrazione dell’Unione europea. Deve essere ripensata l’intera filiera dei rifiuti, a partire dalla carenza degli impianti di trattamento, per trovare soluzioni alternative al problema del conferimento in discarica (che non si risolve con cloache a cielo aperto, come Malagrotta, né col costoso e inquinante invio all’estero, bensì intensificando e investendo sulla raccolta differenziata). Con i parlamentari di Roma e Lazio chiederemo un incontro urgente al Ministro dell’Ambiente per impedire di riproporre sciagure già ampiamente sofferte dai cittadini, prodotte da una pessima amministrazione, che combattemmo con forza ottenendo il risultato della chiusura della megadiscarica».