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Mercoledì, 25 giugno 2014

Circolo Valdarno: rilanciare Sel e ridefinire chiaramente il suo orizzonte

Sono stati e continuano ad essere i giorni più difficili per Sinistra Ecologia Libertà. Un movimento che nasce ufficialmente come partito al congresso di Firenze nel 2010, una grande comunità che si era prefissata l’ambizioso obiettivo di riunire le forze disperse della sinistra italiana, valorizzandone le differenze, elaborando una nuova cultura politica al passo con i tempi in grado di porsi nel centrosinistra come alternativa di governo. Un esperimento inedito su cui valeva la pena scommettere. Nonostante tutto, nel 2013 eravamo finalmente pronti a governare, ma il progetto di Italia Bene Comune naufragò nelle urne e la “non vittoria” della coalizione portò il Partito Democratico a sperimentare in maniera organica le cosiddette larghe intese di governo con il centrodestra berlusconiano. Sel è rimasta fermamente all’opposizione per non abdicare ai propri ideali, per far capire al Paese che c’è bisogno di sinistra e che le categorie del pensiero politico contemporaneo, come ci insegna Norberto Bobbio, hanno ancora oggi un significato ben preciso.

Con l’inizio delle larghe intese si è sancita la fine del centrosinistra che eravamo abituati a conoscere e per il quale ci siamo sempre spesi, credendo fino in fondo nella nascita del tanto invocato governo di cambiamento. E arriviamo ad oggi, in un momento in cui una comunità politica con aspirazioni altissime rischia di sbriciolarsi. La discussione, la mediazione, il confronto non sono bastati a far sì che quattro compagni deputati non abbandonassero definitivamente il partito. Quattro compagni che hanno contribuito alla nascita di questo soggetto politico e che godono del nostro più sincero rispetto, ma di cui non condividiamo questa drastica scelta, sia per i tempi, sia per le modalità. Si mormora che le defezioni siano in aumento. Noi invitiamo i compagni indecisi a restare.

E’ vero, riteniamo che l’azione politica di Sel non sia stata sufficientemente chiara in questo anno. Spesso non abbiamo saputo dare gambe ai nostri progetti, non siamo riusciti a mobilitare l’opinione pubblica su grandi temi, siamo stati ondivaghi e a volte risultati contraddittori. Abbiamo basato quasi sempre le nostre discussioni sull’alleanza o meno con il Pd perdendo di fatto la bussola del nostro ideale di società che sentiamo di rappresentare. Ma il confronto è vitale come linfa per il nostro partito.

E’ necessario rivolgere la discussione verso noi stessi, per rilanciare Sel e ridefinire chiaramente il suo orizzonte, la sua autonomia, smettendo di guardare per un attimo a chi sta alla nostra destra o alla nostra sinistra. Ripartire e riflettere tutti assieme, perché la sinistra non è scomparsa e se sapremo sfidare nel merito il renzismo facendoci interpreti delle istanze sociali, si apriranno per noi praterie da poter coltivare. Il voto europeo lo dimostra: il Pd raggiunge percentuali altissime senza fagocitare la sinistra, che con la lista L’Altra Europa con Tsipras riesce a superare la soglia di sbarramento al 4%. Per questo, perché crediamo nei valori di Sinistra Ecologia Libertà, perché ci muove la speranza di un domani migliore, chiediamo al gruppo dirigente, nell’organismo del coordinamento nazionale, di condurre il partito ad un congresso straordinario aperto che abbia luogo subito dopo l’estate, integrando in esso la conferenza organizzativo – programmatica, in cui ogni iscritto possa partecipare attivamente e far sentire la propria voce senza l’intermediazione di delegati, contribuendo alla nascita di una nuova stagione e all’elaborazione di una rotta precisa da seguire per ricostruire una sinistra moderna “tra il radicalismo testimoniale e il riformismo senza riforme”.

San Giovanni Valdarno (AR), 23.06.2014
Il Circolo territoriale Sinistra Ecologia Libertà Valdarno aretino

 

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