Cittadinanza, la legge ora passa al Senato. Costantino: un passo in avanti da votare nonostante tutto
Con 310 sì, 66 no e 83 astenuti la Camera ha approvato il ddl sulla cittadinanza, che ora passa al Senato. Proteste da parte dei deputati della Lega, che a più riprese hanno urlato “vergogna”.
Ai voti favorevoli del Pd si sono sommati quelli dei Gruppi di Sel, Area Popolare, Scelta Civica, Per l’Italia-Centro Democratico, e alcuni componenti del Gruppo Misto con l’aggiunta di Ala, Psi e Minoranze linguistiche. Tra i favorevoli anche Renata Polverini di Fi e Toni Matarrelli di Alternativa Libera, in dissenso coi propri Gruppi. Hanno votato no Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Ricardo Merlo di Ala e un gruppetto di parlamentari del Misto.
Ad astenersi l’intero Gruppo M5S, assieme a Vincenzo Piso di Ap, i deputati di Alternativa Libera Marco Baldassarre, Mara Mucci, Aris Prodani, Walter Rizzetto, Samuele Segoni e Tancredi Turco, e i parlamentari del Misto Pippo Civati, Beatrice Brignone, Andrea Maestri e Luca Pastorino. Della compagine di Fi, la quale comprende in totale 63 parlamentari, in 39 – di cui 4 in missione – non hanno partecipato al voto.
«Sel vota a favore della legge sulla cittadinanza perché, anche se non perfetta, tra un avanzamento e la barbarie noi scegliamo l’avanzamento. Peccato, avremmo potuto fare meglio se il Pd non avesse assecondato le richieste di Alfano e dell’Ncd. Così questa legge è un compromesso al ribasso visto che sono stati cancellati tutti i riferimenti alla cittadinanza per gli adulti». Lo afferma la deputata di Sel on. Celeste Costantino.
«Ancora una volta, per esigenze legate alla tenuta della maggioranza di governo, – prosegue la deputata di Sel,- il Partito Democratico decide di accontentarsi del risultato parziale. Il Parlamento ha perso l’ennesima occasione: affermare con chiarezza che chiunque nasca in Italia e’ un cittadino italiano a tutti gli effetti. Oggi, conclude Costantino, e’ comunque un giorno importante per i tanti nuovi italiani».