Clima, rapporto Ocse: se non si cambia passo la temperatura crescerà tra i 3 e 6 gradi. Scotto: serve cambiare modello di sviluppo
Il cartello dei paesi industrializzati che per decenni ha cantato le lodi della crescita lancia l’allarme: la prospettiva di una quadruplicazione dell’economia nei prossimi 35 anni non è di per sé una buona notizia, sono le conseguenze di questa crescita che rischia di vanificare il tutto.
Il rapporto dell’Ocse infatti conferma che “in assenza di un cambiamento di rotta, c’è di che preoccuparsi. Nei prossimi 35 anni la richiesta di energia aumenterà dell’80%. E, se saranno sempre i combustibili fossili a soddisfare l’85% della domanda trainata dai paesi emergenti, il degrado e l’erosione del nostro capitale naturale rischia di aggravarsi da qui al 2050 causando cambiamenti irreversibili che potrebbero mettere in pericolo i benefici ottenuti in due secoli di miglioramento della qualità della vita”.
I fenomeni estremi prodotti dal cambiamento climatico già in atto (crescita delle alluvioni, intensificazione della violenza delle piogge alternate a siccità più severe) saranno esasperati da un aumento del 50% delle emissioni serra causato in larga parte dal consumo dei combustibili fossili. La concentrazione di gas serra in atmosfera schizzerebbe a 650 parti per milione (la concentrazione di CO2 era a 280 parti per milione all’inizio dell’era industriale) e l’obiettivo di mantenere la temperatura entro un aumento massimo di 2 gradi verrebbe vanificato. Il termometro subirebbe una salita stimata tra 3 e 6 gradi, con conseguenze drammatiche su tutti gli ecosistemi.
«L’ultimo rapporto Ocse è allarmante. In particolare preoccupano le statistiche che riguardano le polveri sottili e lo smog nelle citta’, con previsioni di mortalita’ drammatiche se non si cambia. Nella lotta allo smog servono piu’ impegni e fatti concreti. In Italia il tema e’ stato affrontato in maniera approssimativa dal governo durante le festivita’ natalizie, ed oggi pare gia’ dimenticato». Lo afferma il capogruppo di Sinistra Italiana on. Arturo Scotto commentando il rapporto Ocse.
«Sinistra Italiana, prosegue Scotto, ha già posto al governo alcune proposte per favorire il trasporto pubblico locale, su cui non è stato preso alcun impegno. E’ necessario porre al centro dell’agenda politica la vivibilita’ e la sostenibilità delle nostre città, attraverso scelte concrete. Il tema, prosegue l’esponente di Sinistra Italiana, che non puo’ più essere derubricato ad oggetto di convegni molto “smart”, ma poco efficaci. L’Ocse mette in discussione il modello stesso di crescita e di sviluppo. Se si continua sulla strada dei combustibili fossili e della crescita sconsiderata delle nostre metropoli, il mondo e la salute dei cittadini saranno gravemente compromessi» conclude Scotto.
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francesco