Clima, Sinistra italiana presenta la campagna “Cambiamo aria” per rendere l’Italia più respirabile
Sinistra Italiana lancia una campagna per risanare dall’inquinamento le città italiane: si chiama ‘Cambiamo aria’. Obiettivo è rendere, attraverso un pacchetto di proposte, l’Italia più respirabile; dopo la presentazione alla stazione Ostiense, oggi la campagna toccherà anche Napoli, alla Circumvesuviana, per poi trovarsi in ogni Regione d’Italia. Punti cardine sono le risorse per il trasporto pubblico e la cosidetta ‘cura del ferro’, “investendo molto sui treni dei pendolari” fino a 7 miliardi, spiega in una conferenza a Montecitorio il capogruppo Sinistra Italiana, Arturo Scotto, ricordando che in Aula verrà discussa la mozione sulla mobilità presentata da SI.
«All’improvviso – osserva la deputata SI Serena Pellegrino, vicepresidente della commissione Ambiente – dopo due giorni di pioggia il problema ‘Smog’ scompare: non è così però. Servono risposte serie e strutturali, o il governo pensa di dover fare ogni volta la danza della pioggia, sperando così di abbattere le polveri sottili’».
Le principali proposte di SI riguardano un incremento delle risorse per il trasporto pubblico locale, misure ad hoc per le città (estensione delle aree pedonali nei centri storici, corsie preferenziali piu’ ampie, piste ciclabili), detrazioni degli abbonamenti ai mezzi pubblici, investimento di 7 miliardi per acquistare nuovi treni regionali, stop alla privatizzazione di Fs che penalizza i pendolari, e su tutto ‘cura del ferro’ spostando il 50% delle merci su rotaia entro il 2030.
«C’è la necessità di rilanciare il grande tema della condizione pubblica dei trasporti ed investire in maniera molto forte sui pendolari – osserva Scotto – serve ridurre lo Smog che in questi giorni attanaglia le città. E’ evidente che questo governo ha abbandonato il Mezzogiorno – continua parlando del piano Fs – e se c’è una priorità per il Sud è proprio quella delle infrastrutture nelle ferrovie, dove ci sono le situazioni più disagiate, come la Calabria, la Sicilia, e l’assenza totale in Sardegna di un sistema di trasporti».
«Bisogna abbattere le polveri sottili, incrementando il Trasporto pubblico locale e disincentivando quello privato, possibilmente del 50% – rileva Pellegrino -, non si dovrebbero più usare i combustibili fossili; al contrario si dovrebbe potenziare il car sharing e il bike sharing; si devono potenziare le autostrade del mare. E, tra le cose più importanti, spostare il trasporto merci dalla gomma al ferro». «Ci sono oltre tre milioni di pendolari nel nostro Paese, cui vanno aggiunti quelli intorno alle grandi città, altri tre milioni – dice il deputato SI Franco Bordo – che ogni giorno si muovono in condizioni pessime e inadeguate. Abbiamo un parco macchine e treni tra i più vetusti d’Europa, eppure l’Europa ci dice che in proporzione al reddito medio abbiamo le tariffe più elevate». Per il deputato SI, Filiberto Zaratti, è «necessario cambiare priorità e programmi» e «fare in modo che risorse significative possano arrivare nelle grandi aree metropolitane. Chiediamo al governo un cambio di passo, invertire i rapporti di investimento tra strade e ferro. Stiamo promuovendo una petizione nazionale, un’iniziativa che in questi mesi sarà portata in tutte le Regioni».