Cofferati: Governi e Commissione Ue invece di piangere lacrime coccodrillo sostengano misure dell’Europarlamento
«Poco più di un anno dopo LuxLeaks, i giornalisti dell’Icij hanno reso oggi pubblico lo scandalo ‘PANAMA PAPERS’, evidenziando l’enorme dimensione dei fenomeni di elusione ed evasione fiscale. Gli undici milioni di documenti resi pubblici, la più grande fuga di notizie della storia della finanza internazionale, mettono in luce il ruolo centrale dei paradisi fiscali e delle società off-shore nel favorire elusione ed evasione fiscale da parte di privati ed imprese». Ad affermarlo è Sergio Cofferati, Parlamentare Europeo di Sinistra Italiana, che sollecita: «Governi e Commissione Ue invece di piangere lacrime coccodrillo sostengano misure dell’Europarlamento. Questo ennesimo scandalo -evidenzia Cofferati- dimostra ancora più chiaramente la necessità di intervenire al più presto per garantire trasparenza e comportamenti responsabili in materia fiscale da parte di multinazionali e privati cittadini. Dopo lo scandalo Luxleaks le risposte sono state assolutamente insufficienti, sia in sede Ocse che in Unione Europea».
«Il Parlamento Europeo -ricorda- ha proposto nella Direttiva sui diritti degli azionisti l´obbligo per tutte le grandi imprese multinazionali di rendere pubblici i dati sulle tasse che pagano in ciascun stato, anche extra Ue, nel quale operano e su alcune loro attività. Le informazioni sarebbero quindi disponibili alle autorità fiscali ed al pubblico, rappresentando un efficace strumento per la lotta contro evasione ed elusione fiscale».
«I governi e la Commissione Europea si sono però finora opposti a questa misura. Speriamo -auspica- che oggi cambino finalmente la loro posizione e permettano la sua approvazione. Evasione ed elusione -rimarca Cofferati- indeboliscono i bilanci statali, e quindi i servizi per tutti i cittadini, e colpiscono le imprese oneste, che seguono le regole e subiscono una concorrenza sleale. E’ indispensabile recuperare il grave ritardo e garantire piena trasparenza sulle tasse pagate da parte delle imprese multinazionali paese per paese”. “Non bastano le dichiarazioni pubbliche e le lacrime di coccodrillo, i governi e la Commissione Europea sostengano questa misura e si impegnino finalmente con serietà e coerenza per porre fine ad elusione ed evasione fiscale» conclude.