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Giovedì, 16 ottobre 2014

Con l’Emilia Romagna che lotta. Da Cgil prima risposta al Governo

bologna

Sinistra Ecologia Libertà dell’Emilia Romagna sostiene le ragioni dello sciopero generale di oggi proclamato dalla CGIL ER, che riguarda i comparti privati in tutti i territori della nostra regione, ed è risolutamente al fianco delle migliaia di lavoratrici e lavoratori che sono scesi in piazza.

Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, la coordinatrice regionale Elena Tagliani, la coordinatrice bolognese Egle Beltrami, il consigliere regionale Gianguido Naldi, la capogruppo in Consiglio comunale Cathy La Torre e l’on. Ciccio Ferrara, mentre l’on. Giovanni Paglia, che si dichiara “idealmente a Bologna”, è impegnato a Roma per i concomitanti lavori in commissione Finanze sulla delega fiscale.

SEL condivide i contenuti della manifestazione – a partire da una risposta forte al Jobs Act e alle politiche del Governo in materia di lavoro volte a cancellare lo Statuto dei Lavoratori, modificando l’art.18 e liberalizzando la possibilità di licenziamento – e porterà avanti l’opposizione in Parlamento insieme all’indicazione di proposte alternative.

Alla propaganda di Renzi giovedì mattina a Bologna si è contrapposto il Paese reale – dichiara l’on. Ferrara – lavoratori e lavoratrici in carne ed ossa che hanno riproposto con forza i temi del lavoro e della dignità delle persone.

La manovra economica di Renzi non affronta i nodi veri che servono al Paese per rimettere in moto l’economia e l’occupazione – prosegue l’on. Ferrara – ma è una mera operazione ragionieristica che prova a far quadrare i conti scaricando i costi sulle Regioni e sugli enti locali.

La bella manifestazione di oggi – conclude l’on. Ferrara – ci fa ben sperare sul successo della manifestazione nazionale del prossimo 25 ottobre a Roma.

Lo sciopero generale della CGIL in Emilia Romagna – aggiunge l’on. Paglia – è la prima risposta ad un Governo che cancella i diritti dei lavoratori, senza fare nulla per garantire un lavoro a milioni di disoccupati.

Occorre creare lavoro di qualità, estendere i diritti a chi ne è privo e garantire il reddito a disoccupati, precari e intermittenti – conclude l’on. Paglia – solo così potremo affrontare la crisi sociale che investe anche i nostri territori e aggredire la povertà e le diseguaglianze.

 

Commenti

  • Enrico Matacena

    Spero presto di sapere anche cosa stesse facendo oggi anche il nostro assessore uscente di SEL massimo mezzetti.