Concorso docenti, Pannarale: non si risolve così un problema di precariato storico
Dal governo l’ennesima risposta evasiva e pilatesca sulle questioni irrisolte in vista del concorso per i docenti della scuola. Non è in discussione il valore del concorso come strumento di reclutamento trasparente, quello che non va sono i criteri di scelta, i requisiti di accesso e le tempistiche che non soltanto non risolveranno la questione gravissima del precariato storico ma non impediranno neanche la sua strutturale rigenerazione.
Lo afferma la vicepresidente dei deputati di Sinistra Italiana Annalisa Pannarale, componente della commissione cultura di Montecitorio, commentando la risposta del governo al Question time sul concorso della scuola in commissione Cultura.
Nella risposta del governo, continua l’esponente di SI, non c’è nessun ripensamento ne’ sul problema delle migliaia di abilitati, già formati e ampiamente valutati che, esclusi dal piano assunzionale della legge 107, avrebbero avuto diritto ad un concorso per soli titoli, ne’ sulla vicenda dei docenti con 36 mesi di servizio che garantiscono ogni giorno il funzionamento regolare delle scuole ma ai quali non viene riconosciuto il diritto di accesso al concorso. Il governo, continua Annalisa Pannarale, ignora poi la questione dei docenti della scuola dell’infanzia, già dimenticati dalla legge 107, i quali dovranno sperare nei ritardi e nel cattivo perfezionamento delle procedure concorsuali per non vedere definitivamente svanite le legittime speranze di assunzione. Un vicolo cieco. Sinistra Italiana ricorrerà a tutti gli strumenti parlamentari per salvaguardare la dignità e la prospettiva di chi rimarrà escluso dall’accesso e dall’esito di un concorso insufficiente e bandito con modalità sbrigative e dannose, conclude Pannarale.