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Giovedì, 17 luglio 2014

Marcon: sulla cooperazione si è persa una occasione. Per queste ragioni Sel si è astenuta

«Sinistra Ecologia Libertà ritiene la nuova legge sulla cooperazione internazionale un passo in avanti che migliora la precedente legge del 1987, la n. 49, ma anche un’occasione mancata con diverse ombre perché poteva prevedere innovazioni più radicali come per esempio il fondo unico per la cooperazione, un ruolo più importante del volontariato e poi una maggiore coerenza tra le politiche, per dare maggiore impatto e respiro alla cooperazione pubblica allo sviluppo. Per queste ragioni oggi ci siamo astenuti. Un voto che ci fa apprezzare le novità, ma che ci lascia l’amaro in bocca per l’occasione mancata».  Lo afferma il deputato di Sel Giulio Marcon.

«Quella approvata è una legge che mette enfasi sulle imprese e toglie spazio al volontariato, che sposa la nuova filosofia del partenariato pubblico-privato, ma non riconosce alcun ruolo alle organizzazioni del sud del mondo, che lascia sullo sfondo il peace-building e ripropone l’ambiguità del rapporto tra azione umanitaria e intervento militare. Una legge che sostanzialmente non tocca gli antichi equilibri istituzionali che hanno condotto la cooperazione negli ultimi venti anni nel pantano».

Sel ritiene che l’approvazione della nuova legge sulla cooperazione possa aprire una nuova stagione della solidarietà internazionale e che la cooperazione d’ora in poi non sia al servizio ma ispirazione di una politica estera che deve essere sempre più una politica fatta di relazioni economiche solidali, di giustizia e di pace, conclude il deputato di Sel Giulio Marcon.

 

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