Cultura, il Cinema Metropolitan di Roma non deve diventare un atelier di moda
Tira una brutta aria per la cultura a Roma. Dopo le polemiche estive sulla occupazione della Fondazione Teatro Valle bene comune e a pochissimi giorni di distanza dallo sgombero del Cinema America Occupato, in Campidoglio spunta una delibera dell’Assessorato all’Urbanistica che prevede la “riconversione funzionale” dell’ex cinema Metropolitan di via del Corso in un centro commerciale. Una delibera ereditata dall’amministrazione Alemanno che trasformerebbe la storica struttura, chiusa dal 2010, in un atelier di una casa di moda internazionale con una piccola sala cinematografica all’interno come “compromesso” . Uno spazio culturale, quest’ultimo, di 318 metri quadrati, ovvero il 15,9% della superficie utile totale di 2.170 mq.
Il testo fortunatamente si trova bloccato per ulteriori approfondimenti nella commissione capitolina competente. Ma risulta evidente che se la delibera dovesse essere approvata rappresenterebbe un precedente pericoloso, che scardinerebbe l’equilibrio 50-50 tra aree commerciali e culturali previsto dal piano regolatore generale.
La riqualificazione del cinema Metropolitan deve essere completamente rivista. Coinvolgendo cittadini e associazioni; lavorando ad una proposta partecipata che in primo luogo offra cultura e aggregazione sociale. Non è possibile assistere ancora al prosciugamento della linfa culturale dei nostri territori e alla vendita di beni comuni per interessi esclusivamente commerciali e privati.