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Giovedì, 23 ottobre 2014

Dal decreto “sblocca Italia” e dalla proposta di legge di stabilità uno schiaffo alla ricostruzione dell’Aquila

L'Aquila

Il Governo ha chiesto la fiducia sul decreto cosiddetto Sblocca Italia facendo decadere ogni emendamento che l’Aula avrebbe potuto discutere in sede di conversione di legge.  La fiducia sarà votata stasera.

Dunque gli emendamenti riguardanti la Ricostruzione dell’Aquila cassati dalla commissione Bilancio, dopo che erano stati approvati dalla commissione Ambiente, non potranno essere nemmeno discussi.

Essi riguardano in particolare la gestione dei rifiuti del terremoto e la creazione di un fondo unico a favore dei Comuni dell’1% del totale degli stanziamenti per la ricostruzione privata da destinare agli uffici per i servizi di assistenza qualificata.

Nella conversione in legge del decreto restano i 250 milioni di euro stanziati dal Governo all’articolo 4 comma 8 alinea che non sono mai stati oggetto di emendamento,in quanto erano già contenuti nella proposta originaria del Governo.

Nella legge di stabilità per il 2015 invece NON ci sono stanziamenti per la ricostruzione dell’Aquila e dei 56 comuni del cratere, evidenziando così una pesante sottovalutazione da parte del Governo Renzi della necessità di programmare per tempo le risorse necessarie alla Ricostruzione ( si parla di almeno 600 milioni di euro di fabbisogno per il 2015).

Naturalmente in sede di discussione alla Camera della proposta di legge di stabilità, nei prossimi giorni, SEL presenterà degli emendamenti per rispondere adeguatamente alle necessità finanziarie della ricostruzione dell’Aquila.

 

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