D’Attorre: Banca Etruria, caso Carrai, rimpasto a destra, censura a giornalisti Rai. Cosa ne pensano i parlamentari di Italia bene comune?
«A chi ancora si chiede quale sia la natura del governo Renzi, le ultime settimane dovrebbero aver chiarito definitivamente le idee. Dopo il caso Banca Etruria e l’emergere di rapporti familiari con Carboni e ambienti affaristico-massonici, la vicenda Carrai-servizi segreti, gli incarichi ai verdiniani al Senato in cambio del voto sulla riforma costituzionale, la campagna di delegittimazione contro i giornalisti che non si adeguano al nuovo corso RAI, ecco ora servito il rimpasto che puntella il traballante partito di Alfano a suon di poltrone e addirittura riporta al governo il senatore calabrese Gentile, costretto alle dimissioni meno di due anni fa per una brutta vicenda di pressioni alla stampa» lo afferma il deputato di Sinistra Italiana Alfredo D’Attorre.
«Ai parlamentari eletti con la coalizione Italia Bene Comune che continuano a sostenere questo governo viene di rivolgere una domanda semplice: cosa avremmo detto ai cittadini che ci hanno eletto in alternativa al centrodestra se la metà di queste cose le avesse fatte Berlusconi?» conclude Alfredo D’Attorre.
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