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Mercoledì, 4 novembre 2015

D’Attorre: da lunedì nuovo gruppo parlamentare con Sel

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«Qui celebriamo l’addio al Pd e l’annuncio di un nuovo inizio: sabato assieme agli amici e compagni del Pd che hanno lasciato e assieme a Sel si terrà questa grande manifestazione e sarà un incontro aperto per discutere di un’altra idea dell’Italia e mettteremo in campo una nuova proposta politica. Nasceranno nuovi gruppi parlamentari grazie alla lungimiranza e alla generosità di Sel e da lunedì saremo tutti insieme dentro quel gruppo con un nuovo nome».

Così Alfredo D’Attorre, in conferenza stampa alla Camera con i colleghi Carlo Galli e Vincenzo Folino che con lui hanno lasciato il Pd. D’Attorre ha chiesto alla stampa di non chiamare questa nuova formazione «col cliche’ della ‘Cosa Rossa’. Superate questo cliche’. Non siamo una forza residuale, identitaria, settaria ma una vasta forza di sinistra plurale e aperta a chi oggi è senza casa perché ormai il Pd si è completamente riposizionato».

«Noi nasciamo perchè non crediamo che la sinistra sia incorporata dentro al Pd e che fuori dal Pd non vi sia spazio politico a sinistra, come invece il presidente del consiglio ha detto non più tardi di ieri sera». Così il politologo Carlo Galli, in conferenza stampa descrive le motivazioni degli ex parlamentari del Pd che convergono in un nuovo unico gruppo parlamentare della sinistra. Ad ascoltarli, in platea, molti deputati di Sel, e anche gli ex dem Stefano Fassina e Monica Gregori. Galli aggiunge che «se Renzi dice di non seguire la filosofia del ‘nessun nemico a sinistra’, un po’ di spazio, evidentemente, lo deve vedere anche lui. E’ chiaro che c’è spazio a sinistra. E in ogni caso il nostro compito è costruire una casa nuova per gli italiani». «Sinistra non è fare leggi per i poveri ma intervenire sui meccanismi che generano la povertà. – ha proseguito Galli – Sinistra non è aiutare i poveri, sinistra è evitare che la povertà si formi. Per questo non siamo la cosa rossa, avremo un nome e un cognome e chiediamo di essere identificati con quelli. ‘Cosa Rossa’ è folkloristica, è avventuristico. Ma nel nostro progetto non c’è nulla di velleitario».

 

Il Documento scritto con Fassina ed altri