Ddl Povertà: emendamenti SI su delega, serve reddito minimo Nove proposte principali a sostegno dei più deboli; 4 aree tematiche
Un reddito minimo da 600 euro come misura “drastica di riduzione della poverta’”. Lo propone Sinistra italiana nel corso di una conferenza stampa alla Camera, in cui bolla le misure del ddl povertà (oggi inizia la discussione generale a Montecitorio) come “un palliativo” visto che i poveri “rispetto al 2011 sono raddoppiati e cresce in particolare la poverta’ minorile”. In alternativa i deputati di Si Arturo Scotto, Monica Gregori e Giovanna Martelli propongono una serie di misure il cui cardine è la proposta del reddito minimo.
La forma di sostegno prevista dal governo prevede, spiega il capogruppo di Si, «uno stanziamento di 1 miliardo di euro che bastano a coprire una fascia di 1 milione e mezzo di persone, che riceveranno ogni mese appena 56 euro. Occorre invece garantire un reddito di dignita’ che consenta a tutti di uscire dalla povertà». Sinistra italiana indica una copertura di “10 miliardi di euro con le risorse individuate attraverso modifiche alla disciplina della successione, dell’eredità e da una serie di misure, come la riduzione dell’Ires. L’assegno individuale del reddito minimo ammonterebbe intorno ai 600 euro”.
Ecco le principali fonti di copertura di Si. In primo luogo la modifica dell’imposta di successione e donazione prevedendo “che oltre la soglia di 5 milioni di euro di beni ereditati la somma eccedente subisca un’imposizione fiscale rispetto a quella ordinaria”. Viene proposta inoltre “la revoca dell’esenzione dall’imponibile sull’eredità dei titoli di stato, quindi da assoggettera alla medesima imposizione fiscale degli altri beni ereditati”. Sinistra italiana non esclude il ricorso all’Imu della Chiesa e su questo tende la mano ai Cinque Stelle. «Abbiamo presentato disegni di legge su questo all’inizio della legislatura ed abbiamo presentato emendamenti anche al ddl povertà. Se i Cinque stelle vogliono votarli, si accomodino», spiega Scotto
Ma non solo reddito. Nella relazione di Giovanna Martelli, deputata e relatrice di minoranza del provvedimento che andrà in discussione oggi in Aula a Montecitorio sono stati individuati, oltre al reddito, altri otto punti principali su cui poter intervenire.
SI ha individuato quattro aree principali di intervento: economica (reddito minimo); culturale (centri anti-violenza); sociale (osservatorio sulle periferie); minori (servizi gratuiti per i minori di 16 anni). Sinistra Italiana nel corso dei lavori in commissione ha proposto l’introduzione del reddito minimo garantito per contrastare la marginalità e garantire la dignità della persona. Altro punto di rilievo è l’erogazione gratuita di servizi sociali per i minori come quelli scolastici, quelli socio-educativi ed il trasporto pubblico. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato anche il capogruppo alla Camera Arturo Scotto ed i deputati Antonio Placido e Monica Gregori. Per Si la delega del governo è “una occasione mancata”.
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