Decreto Irpef, via libero definitivo alla Camera con 322 sì. Vota anche Sel: è una sfida al governo noi restiamo all’opposizione
L’aula della Camera ha dato il via libero definitivo con 322 voti a favore, 149 contro e 8 astenuti al decreto Irpef che contiene, tra l’altro, il bonus di 80 euro per chi guadagna tra gli 8 mila e i 24 mila euro con un lieve riduzione progressiva per chi arriva fino a 26 mila euro all’anno. Previsto anche un taglio dell’Irap del 10% per le imprese che viene finanziato con l’aumento del prelievo sulle rendite finanziarie dal 20% al 26%. Oltre ai Gruppi di maggioranza che appoggiano il governo Renzi ad annunciare il proprio voto favorevole al provvedimento è stato il gruppo di Sinistra ecologia libertà, che invece aveva votato contro la fiducia ieri a Montecitorio. In dissenso dall’indicazione del Gruppo hanno annunciato il loro voto di astensione i deputati di Sel Giorgio Airaudo e Giulio Marcon.
Nell’annuciare il voto a favore Titti Di Salvo ha rilevato che nel provvedimento «Gli 80 euro sono una scelta che va nella direzione giusta. Nel decreto c’è una direzione di linea economica. Sarebbe stata una linea politica di centrosinistra è questo non è un Governo di centrosinistra. È di larghe intese. Lo si vede dal lavoro. Per questo – ha sottolineato Di Salvo – abbiamo votato contro la fiducia al Governo Renzi e abbiamo deciso di fare ostruzionismo sul decreto sul lavoro. Con questa stessa ragione noi votiamo a favore di questo decreto». Un voto, ha puntualizzato la deputata di Sel che «non va letto in modo diverso da quello che è: una sfida al Governo di agire per abbattere le disuguaglianze, distribuire la ricchezza».
E a precisare arriva anche la dichiarazione di Nichi Vendola : il voto positivodi Sel al dl Irpef non è «uno scivolo per progressivamente avvicinarsi all’area di Governo» Se c’è “fascinazione” verso Renzi, Sel, ha ribadito Vendola, è “all’opposizione”.
Sinistra Ecologia Libertà resta quindi critica nei confronti dell’azione del governo. Se infatti gli 80 euro restano un primo passo che si può definire positivo, 10 milioni di persone con reddito basso avranno un po’ di ossigeno, restano esclusi i 6 milioni di incapienti, i pensionati, le false partite iva.
Resta inoltre non chiaro da dove arriveranno le coperture finanziarie. Si prospettano tagli agli enti locali, che se ci saranno risulteranno in un boomerang per i cittadini: gli euro avuti in busta paga, usciranno in nuove tasse o spese.
Ci sono molti studi che dicono che gli effetti in termini di ripresa economica di questo provvedimento saranno addirittura inferiori alle risorse utilizzate.
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