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Mercoledì, 18 giugno 2014

Decreto Irpef, via libero definitivo alla Camera con 322 sì. Vota anche Sel: è una sfida al governo noi restiamo all’opposizione

montecitorio_aula_camera

L’aula della Camera ha dato il via libero definitivo con 322 voti a favore, 149 contro e 8 astenuti al decreto Irpef che contiene, tra l’altro, il bonus di 80 euro per chi guadagna tra gli 8 mila e i 24 mila euro con un lieve riduzione progressiva per chi arriva fino a 26 mila euro all’anno. Previsto anche un taglio dell’Irap del 10% per le imprese che viene finanziato con l’aumento del prelievo sulle rendite finanziarie dal 20% al 26%. Oltre ai Gruppi di maggioranza che appoggiano il governo Renzi ad annunciare il proprio voto favorevole al provvedimento è stato il gruppo di Sinistra ecologia libertà, che invece aveva votato contro la fiducia ieri a Montecitorio. In dissenso dall’indicazione del Gruppo hanno annunciato il loro voto di astensione i deputati di Sel Giorgio Airaudo e Giulio Marcon.

Nell’annuciare il voto a favore Titti Di Salvo ha rilevato che nel provvedimento «Gli 80 euro sono una scelta che va nella direzione giusta. Nel decreto c’è una direzione di linea economica. Sarebbe stata una linea politica di centrosinistra è questo non è un Governo di centrosinistra. È di larghe intese. Lo si vede dal lavoro. Per questo – ha sottolineato Di Salvo – abbiamo votato contro la fiducia al Governo Renzi e abbiamo deciso di fare ostruzionismo sul decreto sul lavoro. Con questa stessa ragione noi votiamo a favore di questo decreto». Un voto, ha puntualizzato la deputata di Sel che «non va letto in modo diverso da quello che è: una sfida al Governo di agire per abbattere le disuguaglianze, distribuire la ricchezza». 

E a precisare arriva anche la dichiarazione di Nichi Vendola : il voto positivodi Sel al dl Irpef non è «uno scivolo per progressivamente avvicinarsi all’area di Governo» Se c’è “fascinazione” verso Renzi, Sel, ha ribadito Vendola, è “all’opposizione”.

Sinistra Ecologia Libertà resta quindi critica nei confronti dell’azione del governo. Se infatti gli 80 euro restano un primo passo che si può definire positivo, 10 milioni di persone con reddito basso avranno un po’ di ossigeno, restano esclusi i 6 milioni di incapienti, i pensionati, le false partite iva.

Resta inoltre non chiaro da dove arriveranno le coperture finanziarie. Si prospettano tagli agli enti locali, che se ci saranno risulteranno in un boomerang per i cittadini:  gli euro avuti in busta paga, usciranno in nuove tasse o spese.

Ci sono molti studi che dicono che gli effetti in termini di ripresa economica di questo provvedimento saranno addirittura inferiori alle risorse utilizzate.

 

Commenti

  • Marco Vitali

    Sel ha perso un’altra occasione! Supini al Pd di renzusconi! Vergognatevi!

  • luciano li causi

    Ieri, giustamente, SeL ha negato alla Camera la fiducia al governo sul
    decreto Irpef (e mille alia…); oggi, dopo votazione interna, il gruppo
    ha votato a favore del medesimo decreto. Non vi è coerenza nè
    consequenzialità. E’ una forzatura che non rispecchia la volontà del
    partito, ma solo quella della maggioranza dei parlamentari SeL,
    purtroppo eccessivamente dialoganti con Renzi. Un’astensione sarebbe
    stata la scelta giusta. Avrebbe espresso un qualche apprezzamento per
    gli 80 euro, che hanno valore nelle tasche di chi guadagna poco, ma al
    contempo avrebbe marcato una giusta distanza rispetto ad altri aspetti
    del provvedimento e, soprattutto, dal governo Renzi.

  • M.Giovanna Bencistà

    Si parla in un modo e si agisce in un modo esattamente al contrario. Caro Vendola, venite voi a convincere i compagni a rinnovare o a prendere la tessera di Sel. Se mi rispondono che è più conveniente quella del Pd, non so come replicare perché hanno ragione

  • andrea

    Così SEL preferisce tagliare i fondi agli asili nido, all’assistenza ai disabili, ai servizi navetta per gli anziani e ad altri servizi comunali per reperire i fondi degli 80 euro, anziché chiedere con coraggio (come SINISTRA comanda) il reperimento dal taglio agli F35 e sprechi simili, altrimenti col cavolo che votiamo a favore? Questa è svendita al miglior offerente, questa non è opposizione, questa non è SEL! Voglio le dimissioni dei miglioristi dal gruppo parlamentare! Andatevene subito e forse riusciremo a rimediare i danni sul nostro elettorato! Vergognatevi! L’avete fatto solo per ripicca sulla scelta della base di appoggiare L’Altra Europa con Tsipras! Dimettetevi golpisti!

  • MARIO LISO

    Si sarebbe potuto votare contro. ma al contempo si doveva chiedere che gli italiani restituissero gli 80 euro ricevuti. ma anche restituendo, i tagli sarebbero rimasti lo stesso.

  • carlo paolini

    Caro Nichi, tu all’Assemblea nazionale di sabato scorso hai proposto giustamente il valore alto e saggio della mediazione. Ma le mediazioni hanno senso se si fanno da entrambe le parti altrimenti sono fregature. Dalle tue parole era facile ricavare un voto di astensione sul decreto IRPEF. Il capogruppo alla Camera non ha mediato nulla ma ha tirato dritto sulla sua linea di avvicinamento al governo Renzi. Ritengo che al governo Renzi dovremmo fare la stessa intransigente opposizione che Enrico Berlinguer fece al governo Craxi (anche all’epoca nel PCI c’erano dei miglioristi che ci spiegavano che la rinuncia ai punti di scala mobile serviva a creare occupazione). Se questa impostazione è troppo netta attendo una praticabile mediazione

  • Cosimo De Nitto

    Dare un po’ di soldi va bene. Non darli a tutti coloro che stanno nelle stesse condizioni va male. Non darli per prima a chi sta peggio è un delitto sociale. Darli con una mano e toglierli con l’altra è una presa in giro. Toglierli anche a coloro che non hanno avuto niente è un delitto che grida giustizia. Questo, secondo me il merito. Poi c’è la politica. Vale la pena “spaccarsi” sul decreto subito dopo aver votato no alla fiducia? Roba da schizofrenici. Non sapevano i nostri eroi che una divisione “tecnica” di irrilevante valore (il decreto passa ugualmente che si voti pro o che si voti contro) assume invece per SEL un valore di enorme rilevanza politica inversamente proporzionale? Insomma tutto da perdere niente da “guadagnare” su qualsiasi fronte. A me sembra una decisione contraddittoria in cui il retropensiero ha trionfato sul pensiero dimostrando l’inconsistenza politica di una rappresentanza che fa rivalutare persino quella grillina. Comunque sia in questa decisione, da iscritto, non mi sento rappresentato.

  • Marco Baggioli

    La “questua politica” lasciamola ad altri, smettiamola con il
    ruolo “ancillare” verso il PD, che in quanto a voracità ha dato il
    meglio di sè dentro e fuori il parlamento. Questo voto a favore è una caduta politica verso il governo delle larghe intese, il nostro popolo ha bisogno di segnali chiari non di atti in contraddizione con le scelte congressuali.

    Per il resto la qualità del nostro ruolo in parlamento è tutta
    da ridefinire anche alla luce delle defezioni già avvenute (due deputati passati da SEL al PD). Noi militonti (pardon militanti) potremmo anche decidere che la tessera non la rinnoviamo più e che i volantini elettorali potranno tranquillamente distribuirseli i nostri deputati, così coerenti e lineari nei loro comportamenti. Non concordo in niente con i “5Stelle”, ma un bel taglio retributivo ai nostri parlamentari sarebbe ora di applicarlo. Decida il partito , se c’è ancora.

  • Peppe Parrone

    OTTANTA EURO!!!!!!! Certamente è meglio che niente. Ma perché non pensare a come poter andare incontro a famiglie e imprese risparmiando decine di miliardi di euro all’anno sugli interessi sul debito pubblico???. Non tutti sanno che il ” TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA ”
    , e precisamente all’articolo 123 comma 2 dà la possibilità attraverso un ente creditizio di proprietà pubblica di prendere il denaro dalla BCE, che in questo momento è dello 0,15%, così come sta facendo la Germania con la KFW-BANKERGUPPE invece di pagare 80 miliardi l’anno di interessi attorno al 4%. Bisogna lanciare un APPELLO PER UNA BANCA DI INTERESSE NAZIONALE !!!!!! Altro che stare dietro a Renzi con gli 80 euro !!!!!!

  • Lillo Venezia

    Non ha alcun senso la motivazione di Vendola. Amcora una volta cerca du conciliare du opposti orientamenti. Intanto Sel fa la figura di una certa schizofrenia, votando ieri contro la fiducia al governo ed oggi invece postivamente ad un decreto che ha in sè non contraddizioni, ma proprio ed autentiche porcherie che peraltro i ns deputati hanno giustamnte attenzionato. Possono solo gli 80 euri costringere a dare un voto favorevole a tutto l’impianto per il 99% da respingere? Io credo proprio di no e tu stesso te ne accorgerai con le proteste della base. Tu e i deputati che almeno abbiano il coraggio di venire nei territori a spiegare il loro voto. Tutti, compreso te. A mio avviso ciò che è successo oggi comporta un veloce e decisivo congresso straordinario, da fare entro unm mese, perchè una volta per tutte si identifichi una posizione precisa su Renzi, PD e le cose da fare come sinistra di governo, Mi sembra che solo così si possa risolvere la questione , anche perchè la deputazione deve sapere che rappresenta le istanze di un partito e non le loro apsirazioni, fra l’altro non legittime. per uqnto mi riguarda Migliore ed i miglioristi farebbero bene a soffremarsi sull’esito delle europee e come mai, questo vale anche per te, nella circoscrizione sud, è prevalsa diopo la Spinelli,la compagna di RC e non un candidato di Sel. Dovreste riflettere ed anche vergognarvi.

  • Valium

    Sel sta facendo errori dopo errori. Dovete riprendervi, non posso sopportare di avere come unica scelta il Pd

  • Claudio Degl’Innocenti

    Molti, come me, si erano illusi che il manifesto di Roma 2010 (un processo di omologazione culturale e ideologica ha visto convergere sotto le bandiere del liberismo gran parte della sinistra storica… il movimento No Global è quello che ha compreso meglio le contraddizioni della modernità. “Sinistra, ecologia e libertà” nasce per raccogliere quei semi politici e per coltivare quella coscienza) disegnasse una netta linea di demarcazione con il campo neoliberista.
    Ma c’è stato chi non si è perso d’animo, e, occupati i pur modesti centri di potere, ha tessuto saldi legami con il PD. Si è pure assicurato, con le improbabili primarie di SEL, nel contesto di Italia Bene Comune, la metà dei seggi in parlamento.
    Si è così definito un comportamento tranquillizzante. Le nostre percentuali, per quanto piccole, in molti casi consentivano al Pd ed alla sua coalizione di superare la destra e governare. Ed ottenere per noi le
    meritate ricompense. A consolidare la correttezza dell’impostazione arrivavano anche casi in cui Sel diventava addirittura forza motrice della coalizione.
    Ora ci si chiede e non si capisce il perchè di tutto questo scalpitare, perchè stringersi a Renzi considerato che non ha più bisogno di noi, delle nostre piccole percentuali?
    Il fatto è che con il 40,8% si è esaurito il ruolo di stampella di Sel, quel comportamento tranquillizzante viene spazzato via, non ha più ragione di esistere e quindi… si salvi chi può.
    Quel che si capisce meno bene è com’è stato possibile che praticamente tutta l’assemblea si sia autoconvinta della necessità della mediazione con i “renziani de noantri”.

  • francesco

    Purtroppo c i troviamo di fronte a un fatto di inaudita gravità. Sel pare ormai allo sbando, ostaggio di una congrega di avventurieri senza scrupoli, protesi solo a salvaguardare il loro “modus vivendi”.
    Il voto favorevole al decreto irpef suona come riconoscimento del “voto di scambio” architettato da Renzi con la promessa di 80 euro mensili ,un mese prima delle elezioni, a una platea di circa 10 milioni di persone. Soldi che (in verità 53.33 euro) saranno estorti ai contribuenti (compresi coloro che percepiscono l’obolo) sottoforma di tasse e balzelli vari previsti dalla “Spending Revue).Nel tutto senza considerare che sono già stati introdotti aumenti per carburanti, tasse comunali, conti correnti postali e bancari. A questo punto si deve concludere che Sel non solo è inutile per le classi che diceva di voler rappresentare, ma addirittura un danno .Il suo possibile dissolvimento sarà sicuramente un bene per la sinistra italiana e per tutti i lavoratori sfruttati.

  • Guido Conti

    Non mi appassionerei troppo all’esito di una votazione…Cosa cambia? Quante persone ne verranno al corrente? Queste questioni sono inezie rispetto alla lunga riproposizione di una sinistra autonoma e di governo….A mio parere la lettura di chi ha vinto è una lettura di breve periodo, non so a cosa legata ma ha il proprio senso. Certo l’altra lettura denota la posizione a mio parere più coerente con un’opposizione politica reale al PD di Renzi che sembra non voglia quasi fare più nessuno in Parlamento e nemmeno fuori da esso. Pensiamo alla conferenza programmatica e d’organizzazione come terreno di confronto chiaro e diretto perché sia Italia Bene Comune così come il minoritarismo testimoniale sono finiti…
    Lo spazio politico va cercato pensando ad un blocco sociale che c’è in potenza nella società ma che necessita di inclusione e partecipazione, non di intruppamenti e richiesta di delega…
    Green New Deal, Reddito Minimo Garantito e NO a qualsiasi eventuale avventura militare sono tre modi per fare politica con pazienza, con profondità, senza la smania che mi sembra un pò la stessa smania produttivistica richiesta alle persone per avere un sostentamento monetario dalle imprese e che intossica parecchio nel senso dell’autodeterminazione soggettiva…La partita delle cosiddette riforme istituzionali invece é il cuore del processo democratico che s’intravvede deviato da ben più di una torsione, soprattutto se vi interverranno tutte le destre…5 stelle comprese…..Il potere logora perché non ha molte occasioni per essere confrontato sulla politica….O si fa solo questo nelle istituzioni o nessuno si può chiamare fuori da tutte le probabili devianze che si insinuano nella lotta politica….
    Un saluto speranzoso!

  • Fabio Traù

    anch’io ho sperato che la posizione sul decreto 80 euro, alla fine, potesse essere di astensione, come punto mediano d’incontro tra le diverse anime del gruppo parlamentare. Invece, dopo il no alla fiducia di ieri, il conflitto esplode, come se l’assemblea nazionale di sabato scorso non ci fosse stata o avesse solo avuto il compito di mascheramento minimo delle lacerazioni, capace di durare qualche giorno, non di più. Dura da spiegare sui territori per chi, come me, è impegnato, assieme a tanti altri compagni/e, a cercare di far lievitare la speranza di una sinistra né di ridotta identitaria nè stregata da Renzi. Sarebbe anche utile sapere, per una assunzione di responsabilità della condotta assunta, quali sono stati i parlamentari più propensi all’approvazione del decreto, a parte Migliore che si è dimesso da capogruppo, senza ovviamente lanciare anatemi ma per comprensione degli schieramenti.

  • Tonino Fornaro

    Questa scelta,votare il decreto Irpef, era scritta nelle cose e nell’epilogo dell’assemblea nazionale di SEL. Rinviare il chiarimento politico e strategico a ottobre non ha risolto nulla. Il rapporto con il PD, l’autonomia di SEL e quale rapporto con le componenti che hanno fatto parte della lista Sipras (quanta somiglianza al'”arcobaleno”!). Purtroppo Vendola, per mediare, ha rinviato il problema e questa indeterminatezza ha prodotto la crisi del gruppo parlamentare. Non dimentichiamo che la spaccatura del gruppo è stata preceduta dalla fuoriuscita di due parlamentari . Non credo che sia possibile aspettare ottobre per rilanciare SEL con una linea politica aggiornata e che sia in grado di raccogliere la domanda politica di sinistra che pure esiste nel Paese, domanda che ha poco a che fare con i metodi, gli stili , i comportamenti, le procedure che sono troppo simili a quelli dei vecchi partiti del 900. Domanda che vuole risposte chiare su quale assetto sociale ed economico la sinistra propone; quale struttura istituzionale prefigura e quale risposta vuole dare al liberismo che non sia un rosario di rivendicazioni di tipo sindacale.

  • alberto ferrari

    Francamente le 80€ mensili, non mi sembrano una “stregatura”, ma una cosa molto concreta e dopo anni la prima che mostra un qualche cambio di direzione nelle politiche fiscali.Forse sarebbe più difficile spiegare il nostro voto contro.

  • Titus

    Bye bye SEL, forse cercare di convergere con M5S invece di spingerli lontano da Tsipras, sarebbe stato più utile. Ma tanto prima o poi le pagheremo tutte queste scelte….

  • http://va.ler.io Valerio Di Giampietro

    Molti delle persone che conosco, genericamente di sinistra che non votano o votano PD, ma potrebbero votare SEL, apprezzano il provvedimento degli 80 Euro. I sindacati per il rinnovo del contratto fanno dure trattative per ottenere molto meno. Certo ci sono anche le cose negative nel decreto, si poteva quindi legittimamente decidere di votare a favore o astenersi, ma un partito si caratterizza per il fatto che prende una decisione e tutti, dai rappresentanti nelle istituzioni ai singoli iscritti, accettano di difendere la linea presa.

    E se anche qualcuno nel partito prendesse e attuasse una decisione dubbia, prima di criticare si valuta se la critica ci porta dei vantaggi oppure e’ meglio difendere comunque la decisione presa.

    Questa costante, distruttiva, continua, ri-discussione e’ quello che ci distrugge e ci impedisce di guadagnare consenso. Ci impedisce anche di guardare al popolo di sinistra, potenzialmente dalla nostra parte, che alla fine non vota o si rassegna a votare il PD di Renzi.

    E se sposassimo una linea piu’ radicale, sempre e comunque contro il PD come vorrebbero alcuni, ci estingueremmo come si sono quasi estinti Rifondazione e PDCI e come si sono da tempo estinti Lotta Continua e Potere Operaio e Avanguardia Operaia e Democrazia Proletaria ecc. ecc. ecc.

  • elettore

    Parliamoci chiaro. Se Migliore e Fava vogliono seguire l’esempio di Nencini facciano pure. Però giù le mani da SEL. Mi chiedo e vi chiedo Migliore e Fava cosa hanno fatto per la raccolte delle firme per la lista Tsipras?? E cosa hanno fatto nella campagna elettorale per consentire alla lista di superare il quorum??
    Personalmente ritengo nulla. Poi a Fava è bene ricordagli la figuraccia che ci fece fare in Sicilia per poi essere candidato in Lombardia. Ricordo anche i tanti problemi e i tanti episodi poco edificanti avvenuti nelle primarie per le candidature alle politiche. Spero vivamente che alle prossime elezioni si voti con le preferenze, così iniziamo a “pesare” i vari personaggi che si credono grandi, ma non li votano neanche i familiari. Per cui caro Nichi, dopo i tanti attacchi, anche denigratori, nei tuoi confronti da parte di tanti che cercano di offuscare la tua storia e con te vogliono offuscare e ammazzare il progetto di speranza,cambiamento e futuro di SEL, resisti e dimostra (se ce ne fosse ancora bisogno) di che pasta sei fatto e quali valori hai nel tuo DNA. Come hai detto: “chi ha contezza della propria vita, dei propri atti e delle proprie azioni non ha nulla da temere”. FORZA E CORAGGIO COMPAGNI LA “NARRAZIONE” DI NICHI E SEL CONTINUA E CONTINUERA’.

  • francesco

    Dalla lettura dei post inviati dai compagni si evince che ai più sfugge un passaggio fondamentale per veder chiaro sulla realtà di Sel.
    La quale. 5 anni fa, è nata da una scissione dal PRC proprio per collocarsi esclusivamente nell’orizzonte politico del centrosinistra e suggellando l’alleanza strategica con il PD, riconosciuto partner affidabile dalla borghesia italiana ed europea.
    Tutto il gruppo dirigente di Sel,(nessuno escluso) ha messo la firma e la faccia per avallare questa operazione. L’attacco di questi giorni a Migliore e Fava, come se fossero schegge impazzite piovute dal cosmo, è completamente ingeneroso e fuori luogo. Lo stesso Fratoianni , presunta anima critica di Sel, non ha mai esternato la ben minima intenzione di uscire dal pantano del centrosinistra e di collocarsi su un piano di alternativa al Partito Democratico.
    Dunque? L’unica differenza è data dalla diversità di opinione sui tempi di attuazione per sciogliersi nel PD e chiudere definitivamente la parabola tracciata da Vendola il 16 Marzo 2009.
    Solo il corpo militante di base (non cariato dal fideismo) può far fallire questa deriva. E consegnare quel che resta di Sel al progetto di costruzione di una Sinistra di Classe, alternativa al Modo di Produzione capitalistico.

  • Fabio Traù

    infatti ritengo che la posizione più corretta sarebbe stata quella dell’astensione, riconoscendo anche elementi di validità a chi sosteneva di non opporci a wuesto provvedimento, ma contemporaneamente segnalando le ombre che questo decreto contiene

  • giuseppe

    Una volta era più conveniente quella del PDL. Però stiamo parlando di politica o quale supermercato fà le offerte migliori??.