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Martedì, 18 febbraio 2014

Delegazione di Sel incontra Matteo Renzi. Vendola: «Indisponibili a governo, ma faremo opposizione seria»

vendola

«Abbiamo avuto un colloquio molto intenso e, al netto del giudizio che abbiamo espresso sulla nascita di questa nuova stagione, abbiamo discusso delle cose di cui il Paese ha bisogno secondo il nostro giudizio». Lo dice Nichi Vendola, dopo che la delegazione di Sel ha incontrato per 45 minuti il premier incaricato Matteo Renzi.

«Abbiamo ascoltato qual è l’idea del premier incaricato e qual è la sua agenda. Sono titoli condivisibili, il problema è lo svolgimento», aggiunge.
Vendola ha voluto porre l’attenzione su alcuni temi: «Per noi è importante la questione del lavoro, che non sia un piano contro i lavoratori; il rilancio del welfare ambientale; il problema degli F35; il diritto allo studio; il Sud, per anni offeso e dimenticato; i diritti civili e le libertà individuali che non sono una civetteria laicista, in un Paese come l’Italia che in questo ha un ritardo di cinquant’anni».

Nichi Vendola ha poi chiarito che Sel non appoggerà il governo di Matteo Renzi. «Siccome la parola disponibili è diventata sinonimo di attitudini inqualificabili, siamo indisponibili», ha detto il leader di Sel al termine delle consultazioni con il premier incaricato. «Nel senso che nasce un governo che ha la stessa coalizione dei due precedenti, noi siamo indisponibili a partecipare o a contribuire alla nascita di un esecutivo che si fondi sul compromesso tra parti di centrosinistra e parti di centrodestra», ha insistito.
«Per noi le larghe intese complete o miniaturizzate non sono una risposta ai problemi del paese ma sono una parte dei problemi del paese». Questo non ci porta sul terreno dell’opposizione demagogica o del richiamo della foresta in termini di contrapposizione populista. Abbiamo l’ambizione di essere una sinistra di governo capace di guardare al merito dei provvedimenti e di fronte a provvedimenti positivi per il Paese non avremo nessuna esitazione a riconoscere un valore utile. Non sarà un’opposizione faziosa e pregiudiziale», ha concluso.

Commenti

  • fulvio santini

    Finalmente un po’ di chiarezza.
    Dai risultati della Sardegna ci si puo’ illudere ,che anche a livello nazionale, si possa coalizzarsi con il pd di Renzie.
    Non e’ cosi’, non si puo’ andare a cuor leggero ,con chi propina politiche liberiste a tutti i livelli, con chi approva la legge nefasta sulle pensioni della Fornero, con chi berlusconalmente dice tutto e il contrario di tutto nel giro di alcuni istanti.
    Con chi ci racconta di ” stare sereni ” e poi ti accoltella alle spalle, ( 101? ).
    Bene cosi Vendola, avanti con Tsipras e lontani da questo pd !!

  • Paola P.

    Queste sono le parole che volevo sentire…ora però vorrei che si passasse ai FATTI e che tutti i elettori pensanti di sinistra si coalizzassero in qualche modo…
    “Per noi le larghe intese complete o miniaturizzate non sono una risposta ai problemi del paese ma sono una parte dei problemi del paese». Questo non ci porta sul terreno dell’opposizione demagogica o del richiamo della foresta in termini di contrapposizione populista. Abbiamo l’ambizione di essere una sinistra di governo capace di guardare al merito dei provvedimenti e di fronte a provvedimenti positivi per il Paese non avremo nessuna esitazione a riconoscere un valore utile. Non sarà un’opposizione faziosa e pregiudiziale»” ct. Vendola 18/02/2014

  • Enrico Matacena

    Con il PD ci vuole bastone e carota ma in questo momento molto più bastone che carota. Dobbiamo fare la nostra politica , e se il PD ci sta, bene, altrimenti andiamo avanti da soli. Per noi essere subalterni al PD è suicida e non serve ai lavoratori nè in generale ai ceti che vogliamo rappresentare. Il problema è che i vertici del PD sono molto corrotti e vogliono “essere costretti” a fare larghe intese per non fare una politica di sinistra che colpisca i poteri forti che li dirigono nell’ ombra e che impedisca la corruzione nella quale essi stessi sono invischiati.

  • Andrea

    Mi sembra una posizione coerente e seria.
    La coalizione non è cambiata e Renzi sarà sempre ostacolato dal Nuovo Centro Destra e scelta civica nel fare delle vere riforme.
    Andrea Udine

  • francesco

    Sel ha stipulato un Patto di Alleanza con il Partito Democratico che, a tutt’oggi, non viene messo in discussione da nessun dirigente che conti, tanto meno dal padre-padrone Nichi Vendola.
    Non inganni la mancata fiducia al governo Renzi, almeno per ora…le vie del pentimento sono infinite.