Denunciano irregolarità nei test, la prof li caccia dall’aula
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Due giorni fa una professoressa della Facoltà di Medicina di Bologna ha cacciato dall’aula gli studenti che, dopo aver denunciato le irregolarità del test e aver vinto il ricorso, hanno ora il diritto di seguire le lezioni. “DOVRESTE VERGOGNARVI E USCIRE””, così ha detto a dei ragazzi di 18 anni che, certi di aver subito un illecito, hanno chiesto giustizia e l’hanno avuta.
Ora, in un Paese normale dovrebbe intervenire il Ministro dell’Istruzione. Il Ministro Giannini è intervenuto, dicendo che in Italia abbiamo bisogno di più merito e meno ricorsi e che chi arriva secondo deve farsene una ragione. In effetti un senso ce l’ha: la loro volontà è governare dei cittadini che a testa bassa accettano e non fanno valere le loro ragioni. Non esiste più il posto fisso, non esiste un salario minimo, non esistono tutele per i precari, devono smettere di esistere anche per chi gode dell’articolo 18. RINUNCIARE A TUTELE, A DIRITTI E ALLA GIUSTIZIA. Se ti licenziano senza giusta causa devi fartene una ragione e non andare da un giudice, se vuoi lavorare devi accettare tutto e fartene una ragione. Ora anche se fai un esame perché vuoi studiare, ti bocciano per errore, fai ricorso e hai ragione, ti dicono che ti devi vergognare. Vietato dissentire, vietato protestare.
E allora domani USCIAMO, USCIAMO TUTTI, ma USCIAMO per andare NELLE PIAZZE. Incrociamo le braccia e facciamo vergognare chi si deve vergognare.
*candidata alle elezioni regionali per Sel