Dieci domande al Presidente del Consiglio Renzi su Roma
1) E’ consapevole dello stato di abbandono in cui si trova la Capitale del Paese che governa?
2) Ha commissariato la Capitale con una figura di sua diretta emanazione; quali misure intende mettere in campo per far uscire Roma dal degrado?
3) Quando ha imposto le dimissioni dei consiglieri del suo partito, avviando il commissariamento della Capitale, aveva in mente una strategia di rilancio della città attraverso il Commissario Tronca?
4) Durante il governo Marino interveniva spesso pubblicamente denunciando il cattivo governo della città; quale è la ragione del suo attuale silenzio sulle condizioni della Capitale?
5) Ha intenzione di sostenere Roma economicamente e attraverso l’implementazione delle prerogative di governo dell’amministrazione, come fanno altri governi europei nei confronti delle rispettive Capitali?
6) Ha sfiduciato Marino per motivi “morali” tutti da dimostrare. Ha intenzione di usare gli stessi strumenti nei confronti di altri amministratori del suo partito inquisiti, condannati o rinviati a giudizio?
7) Se non intende utilizzare le stesse misure, per quale motivo?
8) Sembra probabile una vittoria delle destre o dei populismi a Roma in seguito alla sfiducia della precedente amministrazione. Era consapevole di questo esito? quale misure intende mettere in campo per scongiurarlo?
9) Dopo gli errori evidenti commessi nella gestione della crisi politica della capitale, intende perseguire con la linea del commissariamento politico della capitale?
10) In seguito al commissariamento della Capitale con metodi antidemocratici, avviato durante il Giubileo e con una città sotto gli effetti della crisi economica, in caso di vittoria dell’estrema destra o dei grillini, intende dimettersi o continuare con il suo incarico istituzionale?
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che, sono sicuro, non mancherà.
Gianluca Peciola
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Francesco