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Mercoledì, 23 luglio 2014

Dimezzare le quote di cofinanziamento nazionale ai fondi europei? Un grave danno per le Regioni…

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‘Se confermata, la decisione del Governo di dimezzare le quote di cofinanziamento nazionale ai fondi europei per la programmazione 2014-2020 sarebbe gravissima e assurda. Grazie alle deroghe consentite dai regolamenti comunitari il Governo potrebbe abbassare al 50%, o addirittura al 25%, le quote di cofinanziamento nazionale sottraendo risorse fondamentali alla coesione sociale e alla rigenerazione del tessuto produttivo e occupazionale. Il Governo venga a riferire subito in Aula’. Lo afferma la Vicepresidente dei Deputati di Sel Annalisa Pannarale, componente commissione Politiche Unione Europea. ‘Queste risorse europee rappresentano oggi per le regioni una grande opportunità, in molti casi l’unica, per mettere in campo azioni di contrasto alla disoccupazione e alla povertà e per interventi di innovazione strategica. Il Governo invece di aiutare enti regionali e territoriali a spendere e impiegare al meglio le risorse, utilizzando una ormai urgente nettizzazione dal patto di stabilità delle quote di cofinanziamento, rimuove il problema e decide di fare cassa sottraendo così la possibilità di investimenti e di una crescita equa ed ecocompatibile. Non possiamo permettere che, ancora una volta, il rispetto ossequioso delle politiche dell’austerity, garantito a oltranza da Renzi, si risolva in un taglio di fondi a danno delle regioni, e in particolare di quelle del sud’, conclude la Vicepresidente dei Deputati di Sel Annalisa Pannarale.

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