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Giovedì, 9 ottobre 2014

Diritti e futuro per la scuola. SEL in piazza con gli studenti e i precari, a partire dal 10 ottobre

La proposta “la buona scuola” formulata da Matteo Renzi e dalla responsabile del MIUR Stefania Giannini è perfettamente in linea con l’essenza delle larghe intese: comprimere i diritti in cambio della promessa di una stabilizzazione falsata dai dati di bilancio; preparare nuovi tagli alla conoscenza sotto il falso nome di “riforme” – tagli ben visibili con l’inserimento nel patto di stabilità dei 150 milioni di € del Fondo Integrativo Statale per il DSU.

Sotto una glassa di zucchero da cake design non e’ difficile trovare il mal digerito prodotto della peggiore ideologia neoliberista e l’inserimento sfrenato del principio di competizione in evidente contrasto con gli articoli 1 e 3 della Costituzione Italiana, per non parlare del ruolo dei privati chiamati a sopperire al ruolo dello Stato in un grottesco crowdfunding che non può non avere ricadute sui saperi e sulla didattica. Quella che viene ridisegnata, con l’appoggio di una consultazione online dove rispondere a un questionario viene scambiato per democrazia, non è la scuola della Repubblica e della Costituzione.

Sinistra Ecologia Libertà sta dalla parte di chi lotta per difendere i propri diritti, a partire dalla giornata del 10 ottobre indetta dagli studenti e in cui SEL sarà presente nelle piazza d’Italia, a partire da quella di Pisa. La nostra “buona scuola” è quella laica, di massa, che attua l’art. 34 della Costituzione garantendo diritti interi per i soggetti in formazione. La nostra “buona scuola” mira a costruire soggetti riconosciuti nel mondo del lavoro e non è compatibile con il Jobs Act, contro cui manifesteremo il 25 ottobre a Roma insieme al sindacato. La nostra idea di diritto al futuro è quella che esige il mondo della ricerca, che manifesterà nelle piazze d’Europa il 18 ottobre e che respinge con forza il taglio da 1 miliardo che la commissione UE di Juncker e la presidenza italiana dell’Unione proporrà nel budget 2015 dell’Unione rispetto al settore della formazione – con gravi rischi per il programma Erasmus.

La nostra “buona scuola, davvero” l’abbiamo proposta nell’ambito dei Quaderni di Scuola e i suoi principi sono contenuti in quella Legge d’Iniziativa Popolare che abbiamo presentato con Alessia Petraglia (SEL), Michela Montevecchi (M5S), Walter Tocci (PD), sottoscritta da 100 mila cittadini e che prevede il 6% del PIL destinato alla formazione.

 

Sinistra Ecologia Libertà – Pisa

 

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