Dopo l’approvazione delle unioni civili in Senato, domani sabato 5 marzo, scenderemo in Piazza del Popolo per ribadire che l’uguaglianza non è ancora conquistata e che i diritti o sono pieni o non sono diritti.

Questa legge segna solo un primo passo perché non riconoscere le nostre FAMIGLIE significa averci dato una foto “sbiadita” e non un’immagine piena della nostra realtà.

Domani ricorderemo che la legge anti-omotransfobia è ferma in Senato da 900 giorni e nel frattempo centinaia di episodi di violenza si sono susseguiti nei nostri confronti senza che lo Stato garantisca alcuna tutela.

Ricordare che la politica non si adopera per educare alla sessualità e combattere il bullismo nelle scuole.

Che migliaia di persone transessuali sono espulse dal mercato del lavoro e talvolta costrette al marciapiede per sopravvivere.

Domani saremo in piazza e vi chiediamo di esserlo insieme perché chi ama i diritti li ama per tutt*