Dopo gli annunci spot, ora serve un decreto d’urgenza per i precari della scuola
Il disegno di legge denominato pomposamente “Buona scuola” non è ancora stato ancora trasmesso al Parlamento. Sono passate diverse settimane dall’approvazione e la tanto sbandierata urgenza sembra essere stata solo quella mediatica di fare l’ennesimo annuncio. Peccato che in gioco ci siano le vite delle migliaia di precari che aspettano da anni la stabilizzazione, degli insegnanti e degli studenti. Ma i tempi sono decisivi: se il disegno di legge non diventerà legge entro la fine di maggio le assunzioni per il prossimo anno scolastico non saranno possibili.
Sembra che il Governo, proseguono i parlamentari di Sel della commissione Cultura, stia facendo di tutto per non consentire al Parlamento un esame serio ed approfondito di questo importante provvedimento. Stupisce inoltre che su una materia come questa un governo che ci ha abituato a decreti d’urgenza su tutto, in questo caso non veda il profilo d’urgenza che avrebbe giustificato un decreto, visto che riguarda migliaia e migliaia di lavoratori precari. Si annuncia una promessa di stabilizzazione per 100mila precari, quando non è certo se la platea è di 100mila o 150mila, e non si capisce quale sia il percorso di stabilizzazione. Ma soprattutto non si dice quando saranno stabilizzati.
A questo punto chiediamo a Renzi di emanare con urgenza un decreto legge con un piano di assunzioni straordinario per l’anno scolastico 2015/2016, e contemporaneamente, inserisca nella “Buona scuola” un Piano pluriennale di assunzioni di docenti e personale ATA per risolvere definitivamente il problema del precariato del personale della scuola. Solo così si potrà passare dagli annunci ai fatti.
*componenti di Sel della commissione Cultura